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Meteo marzo 2022, Vortice Polare a pezzi. Gelo e neve su tutta Italia

Meteo marzo 2022, inverno vero, duro, freddo, nevoso

Meteo marzo 2022, Vortice Polare in frantumi. Conseguenze anche sull'Italia


Meteo marzo 2022. Non fatevi illudere dai primi tepori primaverili, freddo, pioggia e neve sono pronti a tornare già con l'avvio di marzo. Tutta colpa della possibile rottura del Vortice Polare che rischia di andare in pezzi con conseguenze anche in Italia. Insomma, secondo gli ultimi aggiornamenti meteo appena arrivati converrà aspettare ancora un po' prima di fare il cambio dell'armadio e di riporre giacche pesanti e sciarpe.

Dopo tante settimane di dominio anticiclonico, sulla scena sull'Europa centro-occidentale, proprio in coda all'inverno qualcosa potrebbe sbloccarsi a livello atmosferico: l'avvio di marzo si preannuncia decisamente movimentato.

La causa è da ricercarsi verosimilmente nella rottura definitiva del Vortice Polare che, proprio tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, potrebbe andare letteralmente in frantumi. Fino a questo momento tutto il freddo è rimasto, per così dire, arroccato intorno al Polo Nord, a causa di un vortice sempre forte e compatto.

Secondo le ultime proiezioni pare che entro l'inizio di marzo un l'afflusso di aria più calda in quota a livello stratosferico (stratwarming) possa scatenare degli effetti a catena, che potrebbero portare ad una spaccatura del vortice stesso. Stiamo parlando di un'anomalia improvvisa di temperatura di circa +40°C che in pochissimi giorni raggiungerà le zone sopra il Polo Nord ad un'altezza di circa 30 km; questo particolare evento atmosferico potrebbe gettare le basi per un avvio di marzo decisamente più movimentato sul comparto europeo con poderosi scambi meridiani.

Ebbene, gli ingredienti per destabilizzare l'atmosfera ci sono tutti: secondo l'autorevole modello americano GFS, già a partire dal 2/3 marzo prenderà vigore il flusso perturbato in discesa dal Nord Atlantico. Nel concreto, una serie di perturbazioni sospinte da correnti fredde e instabili di origine polare daranno luogo a una svolta importante con il rischio di intense precipitazioni, dapprima al Nord, poi in successiva estensione alle regioni centro-meridionali, con quelle tirreniche favorite. Non solo pioggia: potrebbe tornare anche la neve su tutto l'arco alpino, quanto meno a partire dagli 800/1000 metri di quota (ma non sono da escludere sorprese fino a bassissima quota), con accumuli anche rilevanti, specie sui settori centro-occidentali (Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia).

fonte www.ilmeteo.it