Auto e Motori

Driverless, la mobilità del futuro in una web-serie

50 studenti di ingegneria protagonisti nella realizzazione di un prototipo driverless per la Formula SAE.

Gli studenti di ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia protagonisti, grazie a Bosch, di sei episodi sulla realizzazione di un prototipo a guida autonoma.

Si chiama Driverless, la web-serie con protagonista il team di studenti di ingegneria del Modena Racing Driverless dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che racconta la realizzazione di una monoposto a guida autonoma per gareggiare in Formula Sae, evento educational organizzato in numerosi Paesi e rivolto agli studenti delle facoltà di ingegneria di tutto il mondo, che prevede la progettazione e la realizzazione di una monoposto, valutata durante una serie di prove statiche e dinamiche.

In sei episodi, Driverless racconta il tema della guida autonomia, non solo attraverso gli aspetti tecnici alla base del processo, ma anche facendo leva sulla testimonianza degli studenti di diversa estrazione (ingegneria meccanica, informatica ed elettronica, business, comunicazione e marketing) e di tre professori faculty advisor. A queste voci si aggiungono quelle dei collaboratori Bosch e degli altri partner che hanno supportato l’iniziativa fornendo prodotti per il prototipo e l’officina, oltre alla formazione tecnica di base. Il progetto accademico, avviato prima della pandemia, è stato sviluppato e ultimato in autonomia dagli studenti, anche attraverso nuove modalità di lavoro a distanza e condivisione dettate dalla situazione contingente.

“Il nostro Ateneo porta avanti dal 2003 il progetto ‘Automotive Learning by Doing’ con risultati eccellenti non solo dal punto di vista della partecipazione di studentesse e studenti, che negli anni è andata via via crescendo, ma anche sotto il profilo delle competizioni, che hanno spesso visto le nostre squadre su importanti podi internazionali - ha spiegato Carlo Adolfo Porro, Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia -. Crediamo fortemente che questa realtà rappresenti una palestra fondamentale per i ragazzi e le ragazze che intendono costruire intorno al settore automotive il proprio futuro lavorativo”.

“La Motor Valley rappresenta per Bosch un’area strategica per il settore Mobility Solutions, ricca non solo di passione e talento, ma anche di eccellenza tecnologica - ha dichiarato Camillo Mazza, General Manager di Robert Bosch GmbH Branch in Italy -. Con questo progetto raccontiamo il futuro della mobilità con un format innovativo vicino ai giovani che saranno i prossimi protagonisti di questo settore”.

Sense, Think, Act rappresentano i tre concetti alla base della strategia di sviluppo di un veicolo a guida autonoma con intelligenza artificiale e sono i tre episodi chiave della web-serie. Secondo Bosch, infatti, un veicolo a guida autonoma deve possedere le stesse capacità di base di un guidatore umano, ma potenziate dalla tecnologia. Per questo, il veicolo deve essere in grado di percepire e interpretare l’ambiente circostante e il suo interno (Sense); elaborare le informazioni ricevute e pianificare la sua strategia di guida (Think); muoversi e, quindi, mettere in atto la strategia di guida pianificata (Act). I prodotti e i componenti forniti dalle divisioni e consociate del Gruppo Bosch hanno permesso agli studenti di mettere in pratica le nozioni acquisite durante il percorso universitario e di far emergere nuove competenze. Oltre alla sensoristica, Bosch ha fornito al team l’Inertial Measurement Unit, utilizzata per rilevare tutti i parametri della dinamica del veicolo. La centralina elettronica controllo motore ad alte prestazioni di Bosch, invece, rappresenta il “cervello” del prototipo a guida autonoma.