Auto e Motori
Opel Kadett-E: 40 anni di innovazioni e successi
Dall'introduzione nel 1984 alla transizione alla Astra nel 1991, la Opel Kadett-E segna un'era con innovazioni tecniche e successi
Il 2 litri, che offriva una potenza maggiore e una velocità massima di 206 km/h. In Italia, fu disponibile solo la versione a 3 porte. Quello stesso anno, Opel lanciò anche la Kadett-E Cabrio "by Bertone", caratterizzata da un'impegnativa attenzione alla sicurezza, inclusa una struttura roll-bar integrata. Nel 1988, fu introdotta un'evoluzione della GSi con un motore bialbero 2 litri da 156 CV, che presentava avanzamenti tecnici significativi.
Verso la fine del 1988, Opel rinnovò la sua offerta di motori a diesel con due nuovi propulsori di avanzata concezione, abbandonando il precedente 1.600 Diesel. I nuovi motori erano un turbodiesel 1.5 da 72 CV e un diesel aspirato 1.7 da 57 CV, entrambi progettati per offrire migliori prestazioni e affidabilità.
La svolta significativa avvenne il 24 aprile 1989, quando Opel decise di offrire tutte le sue automobili anche in versione catalizzata, anticipando volontariamente normative future sull'emissione dei gas di scarico. Questa mossa rifletteva l'impegno di Opel verso l'innovazione ambientale, evidenziato dal fatto che già nel 1988 il 49% delle sue auto prodotte era equipaggiato con il catalizzatore, una percentuale destinata a crescere nei due anni successivi. In Italia, la prima Kadett catalizzata fu lanciata a novembre con un motore da 1,6 litri ad iniezione elettronica, a un prezzo inferiore rispetto alla versione con scarico convenzionale.