Suzuki Italia chiude il 2018 con risultati record
Le immatricolazioni sono cresciute del 5,94% e la sua quota di mercato è salita all'1,72%, un primato storico per il marchio
Suzuki Italia Auto ha chiuso il 2018 con un bilancio positivo. Grazie anche all’ottimo andamento del mese di dicembre, nel quale ha registrato 2.435 immatricolazioni, con un + 22,12% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, le sue vendite totali hanno infatti raggiunto le 32.946 unità su base annua. Questo dato, sostanzialmente in linea con le previsioni diffuse lo scorso gennaio, permette alla Casa di Hamamatsu di ottenere un progresso del 5,94% sui volumi del 2017, che a loro volta erano già cresciuti del 37,4% rispetto al 2016.
Suzuki porta così la sua quota di mercato all’1,72%. Si tratta di un primato storico per il marchio in Italia, che segna una netta crescita nei confronti dell’1,58% che lo scorso anno aveva fissato il precedente record del Marchio. Questi risultati acquisiscono rilevanza ancor maggiore perché ottenuti in un mercato che nel complesso ha terminato l’annata negativamente, con 1.910.025 immatricolazioni e un calo del 3,11% rispetto ai 1.971.345 esemplari targati nel 2017. (Fonte UNRAE).
Uno tra i dati più rilevanti che emergono dalle statistiche UNRAE riguarda il boom delle immatricolazioni delle auto ibride, passate a livello nazionale dalle 66.952 unità del 2017 alle 87.032 del 2018, con un incremento del 30%.
La HYBRID Generation di Suzuki è stata grande protagonista di questa avanzata, tanto che la Casa di Hamamatsu si conferma stabilmente il secondo costruttore per vendite di auto ibride in Italia. Due sono i suoi modelli presenti nella classifica delle dieci ibride più vendute: SWIFT è, infatti, al sesto posto della graduatoria, con 3.323 esemplari immatricolati, incalzata da IGNIS, settima con 3.291 unità, 882 più dello scorso anno. Positivo è anche il dato relativo a BALENO, che nel 2018 ha totalizzato invece 915 vetture ibride.Per tutti e tre i modelli le versioni ibride pesano, dunque, per oltre il 40% sulle immatricolazioni.
La geniale tecnologia Suzuki HYBRID deve il suo successo al fatto di essere semplice e raffinata al tempo stesso. Il sistema messo a punto dagli ingegneri di Hamamatsu pesa soltanto 6,2 kg e le sue batterie sono alloggiate sotto il sedile del guidatore, dove non sottraggono spazio né ai passeggeri né ai loro bagagli. Il sistema ha, inoltre, l’enorme pregio di essere molto pratico da utilizzare, perché non richiede ricariche esterne né alcuna attenzione particolare del pilota nella guida. Le batterie si ricaricano automaticamente durante le fasi di rallentamento e alimentano il motore elettrico che supporta quello termico quando serve, ovvero nelle fasi di avviamento, di partenza e di ripresa, riducendo sensibilmente i consumi. Il sistema ibrido Suzuki è disponibile a soli 1.000 Euro in più rispetto alle versioni a benzina, compensati dalla possibilità di beneficiare dei vantaggi fiscali e delle agevolazioni riconosciuti da molte Amministrazioni regionali e locali e dalla novità introdotta dalla legge di bilancio 2019, che garantisce l’accesso libero alle zone a traffico limitato per i veicoli a propulsione ibrida.
La tecnologia 4WD AllGrip, i sistemi di guida semi autonoma, la connettività di Android Auto, Mirror Link, Car Play, e la rispondenza di tutta la gamma alle nuove normative WLTP completano un pacchetto all’avanguardia che fa di Suzuki il Marchio dai contenuti tecnologici più avanzati nei segmenti rilevanti del mercato italiano, i segmenti A, B, C, che totalizzano l’85% del totale mercato.
Ampliando l'analisi all’intero listino, le vendite Suzuki sono ben distribuite su tutta la gamma: nel 2018 IGNIS si è confermata il modello più apprezzato dai Clienti Suzuki (9.098 esemplari venduti, nono posto nel segmento A, ha realizzato il 27,6% delle immatricolazioni Suzuki).
Seguono VITARA, che nel 2018 ha festeggiato i trent’anni dal lancio della prima generazione e ha beneficiato in autunno di un importante aggiornamento (6.740 esemplari venduti, 20,5% del volume cumulativo di vendite), SWIFT (6.583 esemplari venduti, 20,0% delle immatricolazioni), CELERIO (3.677 esemplari venduti, con l’11,2% delle immatricolazioni), S-CROSS (2.852 esemplari venduti, 8,7% del volume cumulativo di vendite), BALENO (con 2.462 esemplari venduti, 7,5% del totale Suzuki), e JIMNY, penalizzata dal cambio generazionale che ha causato una scarsità di prodotto (1.530 esemplari venduti, 4,6% del volume cumulativo di vendite). In generale, il mercato ha premiato ancora una volta la strategia lungimirante di Suzuki, che da tempo propone modelli leggeri e robusti, compatti, caratterizzati da emissioni e consumi ridotti rispetto alla media dei rispettivi segmenti di riferimento.
Suzuki Italia punta a crescere ulteriormente nel 2019. Due sono gli obiettivi fissati, strettamente legati tra loro: immatricolare 34.000 automobili e far salire la quota di mercato all’1,8%, valore che costituirebbe un nuovo primato assoluto per l’Azienda. Per raggiungere i target, Suzuki adotterà nuovamente un listino chiaro e la sua politica commerciale sarà incentrata, ancora una volta, su offerte realmente vantaggiose per i Clienti, con un rapporto tra prezzi e contenuti imbattibile. Una comunicazione efficace permetterà poi a Suzuki di parlare del Marchio in modo incisivo, confermando la propria immagine di costruttore serio e capace di anticipare le esigenze del mercato con modelli compatti, performanti e inarrestabili, senza diretti concorrenti sul mercato.
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