Politica
Aboubakar Soumahoro da Formigli: la toppa peggiore del buco
L'autodifesa del sindacalista nell'intervista a PiazzaPulita si è rivelata un totale fallimento
La "difesa" di Aboubakar Soumahoro, intervistato da Formigli
Questi sono i fatti che riguardano suocera e moglie ma anche lui personalmente è stato tirato dentro perché alcuni soci della Lega dei braccianti che vogliono vederci chiaro nella gestione dei soldi perché i conti non tornano e lui ha risposto facendo scrivere dall’avvocato. Inoltre è stato accusato dal responsabile della Caritas pugliese, don Andrea Pupilla, di comportamenti strani come quando portò regali ai bambini vestito da Babbo Natale, solo che i destinatari erano un solo un paio.
Infine Formigli gli ha apertamente contestato le dichiarazioni di CGIL e Caritas che lui e i suoi fossero i veri caporali. Ed a quel punto l’ivoriano ha chiesto che i PM chiamassero immediatamente a rendere conto di queste dichiarazioni gli interessati, ma forse non ha capito che è più probabile che presto sia lui ad essere ascoltato in procura.
Soumahoro da Formigli, intervengono Mieli e Padellaro. Spunta il precedente Touadì
Nella seconda parte c’è stata la presenza di Paolo Mieli e Antonio Padellaro. Stucchevole l’intervento dell’ex direttore del Corriere della Sera che l’ha buttata tutta sul razzismo di cui sarebbe vittima Soumahoro. Ha detto che sono successe cose “strane” in questa vicenda e sente che il tutto ha a che fare con il colore della pelle. Ficcante e concreto invece Padellaro che gli ha contestato i fatti prima riportati preoccupato per la figura che ci sta facendo tutta la sinistra.
Insomma, se quella di ieri sera voleva essere una autodifesa si è rivelata un totale fallimento che anzi ha ulteriormente confermato quanto di negativo si diceva sul suo conto.
Soumahoro dà inoltre la fastidiosa impressione di voler prendere in giro gli italiani che lo ascoltano pensando di difendersi in questa maniera inefficace e puerile mentre resta tutta la responsabilità di chi lo ha candidato e cioè dei Verdi e di Sinistra italiana. E se Bonelli ha preso le distanze Fratoianni ancora lo difende a riprova che la lezione non è servita. Un’ultima considerazione per confutare le tesi complottistiche di Mieli: il razzismo, il colore della pelle, non c’entra niente in questa vicenda. Infatti, più di dieci anni fa ci fu l’elezione della prima persona di colore alla Camera, il congolese Jean-Léonard Touadi, ancor più “nero” -per rimanere in tema- di Soumahoro. Ebbene di lui è rimasto solo il ricordo di una corretta azione parlamentare e di un sincero interesse per le Istituzioni e per la Repubblica. Nessun media lo ha attaccato, nessuno gli ha contestato nulla. Come dire: "Male non fare, paura non avere”.