Politica

Accogliamo gli orfani di Berlusconi. Quel segnale di Gelmini ai forzisti

Di Alberto Maggi

Escluso un ingresso nella maggioranza del Terzo Polo

Berlusconi e Forza Italia, non a caso a parlare non è Carlo Calenda ma proprio un ex esponente del partito azzurro

 

"E' presto per prefigurare scenari. I funerali di mercoledì hanno dimostrato l'insostituibilità di Berlusconi e il centrodestra dovrà inevitabilmente fare i conti con questo grande vuoto. Nell'immediato non ci saranno "particolari problemi per la maggioranza di governo. Nel medio periodo è probabile che il quadro politico, dopo qualche fibrillazione, si assesterà con nuovi equilibri". Le parole della senatrice e portavoce di Azione Mariastella Gelmini al Qn, per tanti anni uno dei massimi dirigenti di Forza Italia accanto a Silvio Berlusconi (è stata anche ministro) aprono di fatto il dopo-Berlusconi.

Fonti ai massimi livelli del traballante Terzo Polo escludono categoricamente che Azione/ Italia Viva possano entrare nella maggioranza di governo, ma certamente c'è la disponibilità a collaborare con il Centrodestra su determinati temi, in particolare la riforma della Giustizia e le riforme istituzionali con la strada del premierato. Ma quello che si cela dietro le parole di Gelmini, spiegano fonti qualificate, è di fatto una sorta di porte aperte a eventuali transfughi azzurri che, con la morte di Berlusconi, dovessero decidere di lasciare il partito. E non a caso a parlare non è Carlo Calenda ma proprio un ex esponente del partito azzurro. Azione, questo il messaggio politico, è pronta ad accogliere chiunque, deputato o senatore, si sentisse a disagio in Forza Italia orfana del suo storico leader e nella maggioranza ormai dominata da Giorgia Meloni.