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Politica
Alla festa di Bettini, Dem e Conte parlano di Quirinale e nomine Rai. Ira M5s

Il senatore Di Nicola, per ora l'unico a metterci la faccia ma forse solo il primo di un fuoco di fila pronto a levarsi, parla di 'lasagna indigesta'. Di certo, quella nel menù della festa di compleanno di Goffredo Bettini, esponente storico del centrosinistra e dirigente dem, rischia di essere tale per Giuseppe Conte, tra i commensali al party di compleanno, dove tanti e bipartisan -da Gianni Letta a Nicola Zingaretti, passando dai ministri Dario Franceschini e Andrea Orlando, dal neo sindaco di Roma Roberto Gualtieri e da quello di Napoli Gaetano Manfredi- erano i volti della politica che conta.

Al pranzo, stando alle ricostruzioni di alcuni quotidiani -seccamenti smentiti oggi dal festeggiato, che le taccia come dietrologie di "schemi meschini"-, si sarebbe parlato di Quirinale, nonché di Rai. Fatto sta che -Colle o meno tra gli argomenti di conversazione- la presenza di Conte tra gli ospiti illustri al party di La Storta non è passata inosservata nei gruppi parlamentari M5S, già in fibrillazione.

I video della festa di Bettini stanno rimbalzando in diverse chat interne, conditi da commenti al vetriolo, visionati dall'Adnkronos. E per lo più calibrati sulla presunta assenza di Conte -questa la lamentela più ricorrente, insieme a quella di un Movimento "troppo schiacciato sul Pd" - da un confronto reale con il M5S, quanto meno col Movimento che abita le aule parlamentari. Il malcontento monta di ora in ora.

E nei prossimi giorni rischia di investire Beppe Grillo, in procinto di arrivare a Roma, riferiscono alcuni beninformati, per confrontarsi con gli eletti e fare il punto con lo stesso Conte. In realtà, a quanto apprende l'Adnkronos, l'ex premier ha già chiesto nei giorni scorsi un'assemblea congiunta -dunque con tutti i parlamentari- che dovrebbe tenersi nella giornata di mercoledì.

Sul tavolo, i temi politici di più stretta attualità, ma si tratta, di fatto, anche di un'occasione per fare chiarezza sulle frizioni interne. La linea, come già dichiarato pubblicamente da Conte, è coinvolgere i parlamentari nei processi decisionali, soprattutto sugli snodi più delicati come quelli che porteranno alla corsa per il Quirinale. Un processo di confronto che si svolgerà nelle sedi più opportune, quelle istituzionali.

Di Nicola: "Alla festa di Bettini lasagna indigesta"

"Se leggo bene le cronache, tra il tragico e divertito, della mega festa per il compleanno del guru dem Goffredo Bettini in una villetta della Storta, lontana periferia romana, alla presenza di personaggi illustri vecchi e nuovi del potere romano che conta (ma non solo) si sarebbe officiato il 'Patto della Lasagna', secondo qualche presente e molti giornalisti, impegnato a ridisegnare gli assetti istituzionali prossimi venturi della Repubblica con Mario Draghi al Quirinale e l'attuale ministro dell'Economia Daniele Franco, sua emanazione, a Palazzo Chigi.

Certo, tutto va bene per allietare una festa, un po' strano che le stesse persone, che ogni giorno si stracciano le vesti invitando gli altri a non prestarsi al Toto-Quirinale perché irrispettoso verso l'attuale inquilino del Colle più Alto, se ne escano addirittura con un organigramma completo preoccupandosi anche di darlo in pasto ai giornali".

Lo scrive su Facebook il senatore M5S Primo Di Nicola, richiamando la festa dell'esponente dem a cui avrebbe preso parte anche il leader del Movimento, Giuseppe Conte. "Sorprendente per gente così navigata e di buona memoria, alla quale non andrebbe certo ricordato che accordi del genere non sono mai finiti bene rivelandosi alla fine pure indigesti, su tutti il Patto della Crostata (1997, chez Gianni Letta, con Berlusconi, D'Alema, Marini e Fini per la Bicamerale riforme istituzionali) di cui ancora oggi si sconta l'inglorioso epilogo.

Orbene, non sarà certo sfuggito ai presenti e certamente al saggio Bettini (a proposito, auguri!) che noi M5s degli assetti istituzionali del Paese preferiamo e vogliamo parlarne, e al più presto, nelle sedi proprie, a cominciare dai gruppi parlamentari. Non fosse altro per quella trasparenza che i cittadini continuano a pretendere e per la quale ci siamo sempre battuti", conclude Di Nicola.

"Il senatore M5s Di Nicola si scaglia contro il presunto 'Patto della Lasagna' siglato alla festa di Bettini. Forse non si è accorto che tra i fan del Patto, presente alla festa, c'era anche il leader del suo partito Conte, lo stesso che vuole imporre ai tg Rai chi intervistare". Lo scrive su twitter il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. 

Patto della lasagna, Bettini si difende

"Il 5 novembre ho festeggiato il compleanno. Ho inviato le persone a me care. Naturalmente tra tanti c'erano anche delle personalità politiche che stimo e alle quali sono legato da profonda amicizia. Tutto si è svolto nel clima più leggero, scherzoso, rilassato e informale. Purtroppo dalle ricostruzioni del tutto inventate di qualche commentatore, si è diffusa l'idea che in quell'occasione si sia discusso di grandi strategie. La verità è che alcuni non riescono a uscire dai loro schemi meschini".

Così in un post su Facebook, Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, puntualizza ai retroscena pubblicati da alcuni quotidiani circa i temi che si sono discussi durante il pranzo per il suo compleanno. "Gli allocchi, anche politici - prosegue l'esponente dem - ci cascano e nascono dibattiti sul nulla. Anche una festa diventa l'occasione per stringere patti e promesse solenni. Non si comprende che possano esserci relazioni gratuite, disinteressate e empatiche.

Che una festa possa essere solo una festa. Ma io non mi rassegno e non cambio. Poveretti quelli che non riescono a immaginare qualcosa di diverso rispetto a quello che spiano dal buco della serratura. E poi: se voglio dire la mia opinione sui temi politici fondamentali ho tante sedi per farlo a partire dalle mie interviste pubbliche dove da sempre esprimo le mie idee".

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