Politica

Appalti sospetti, Nesci-Parentela (M5S): "Rinunciamo all'insindacabilità"

Rifiuti e appalti sospetti, i due deputati calabresi lanciano un segnale a Salvini sull'immunità.

Dalila Nesci e Paolo Parentela, deputati calabresi del Movimento 5 Stelle rinunciano all'immunità. E' questo il forte segnale che lanciano i parlamentari nei confronti di Salvini. "Oggi la Giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera inizia l'esame del caso che ci vede coinvolti, - spiegano in una nota i due deputati - riguardante un appalto sospetto per la raccolta differenziata nel Comune di San Giovanni in Fiore. Ce ne eravamo occupati nella scorsa legislatura: tramite un'interrogazione parlamentare, un esposto all'Anac e una nota formale a più istituzioni. A seguito della nostra azione siamo stati querelati per diffamazione. Rimaniamo convinti - proseguono - della bontà della nostra iniziativa e del fatto che questa rientrasse nelle nostre prerogative parlamentari. Ciononostante, intendiamo rinunciare all'insindacabilità perché è prassi del Movimento non avvalersi di alcuna forma di immunità e difendersi nelle aule giudiziarie, non in quelle parlamentari".