Politica

Arrivano le ferie, benzina a 2 € al litro. Perché il governo non interviene?

Di Giuseppe Vatinno

In vista un nuovo balzello ambientale per il 2027

Così ad esempio i prodotti alimentari che si stanno impennando a causa del blocco russo sul grano ucraino.

Dunque il fenomeno esiste ma il problema è che su questo si va sempre ad innescare l’aumento extra dovuto alle compagnie che sfruttano la situazione.

Che le cose stiano così lo dimostra che ogni anno da sempre i prezzi aumentano per le vacanze estive in maniera assolutamente spropositata.

A questo punto ci si aspetta che il governo intervenga prontamente per evitare il salasso o comunque limitarlo, soprattutto dopo che le accise sulla benzina non sono state tagliate come invece era stato promesso negli anni di opposizione.

La Meloni ha detto che il mondo è cambiato da quando girò il virale “video dal benzinaio” nel 2019 ma in ogni caso sarebbe buona cosa che il governo convocasse le società produttrici di carburante come ha fatto con le compagnie aeree.

Siamo certi che la convocazione al ministero avrebbe almeno il magico effetto di calmierare la pazza corsa agli aumenti, tutelando i cittadini che devono spostarsi al di là delle vacanze anche per lavoro o per necessità.

Tra parentesi un nuovo balzello si aggira per i consumatori: una direttiva UE approvata lo scorso maggio prevede che dal 2027 i produttori che utilizzano idrocarburi, come il petrolio, paghino in base alla CO2 emessa.

Ovviamente l’aumento si trasferirebbe automaticamente alla pompa e come al solito sull’utilizzatore finale e cioè sempre il povero cittadino ulteriormente spremuto ulteriormente.