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Politica
Usa-Gb attaccano gli Houthi in Yemen. "All'Italia chiesto di non partecipare"
Antonio Tajani (foto Lapresse)

Attacco alle basi Houthi in Yemen, Palazzo Chigi: "L'Italia condanna con fermezza, essenziale garantire sicurezza nel Mar Rosso"

"L’Italia condanna con fermezza i ripetuti attacchi degli Houthi a danno di navi mercantili nel Mar Rosso e conferma il proprio deciso sostegno al diritto di libera e sicura navigazione, in linea con le norme Internazionali. A fronte del comportamento inaccettabile degli Houthi, l’Italia sostiene le operazioni dei Paesi alleati, che hanno il diritto di difendere le proprie imbarcazioni, nell’interesse dei flussi commerciali globali e dell’assistenza umanitaria". E' quanto si legge in una nota di palazzo Chigi.

"L’Italia accoglie con favore l’approvazione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 2722 (2024) del 10 gennaio 2024 e sostiene pienamente gli sforzi dei Paesi membri delle Nazioni Unite per assicurare la libera e sicura navigazione nelle acque del Mar Rosso. Sono da condannare le ripetute violazioni dell’embargo di armi stabilito dalla Risoluzione 2216 (2016) e si fa appello a tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite affinché le restrizioni imposte siano rispettate", prosegue palazzo Chigi.

"È essenziale garantire la sicurezza del Mar Rosso, prevenendo e contrastando azioni di destabilizzazione che non sono nell’interesse né degli attori locali, né della comunità internazionale. E’ fondamentale evitare un ulteriore innalzamento del livello di tensione nella regione", conclude.

Attacco alle basi Houthi in Yemen, fonti di Palazzo Chigi: "All'Italia non è stato chiesto di partecipare"

Del raid contro postazioni Houthi in Yemen l'Italia "è stata avvertita dagli alleati con diverse ore di anticipo, ma non gli è stato chiesto di prendere parte all'operazione militare". Lo puntualizzano fonti di Palazzo Chigi, spiegando che a Roma è stato sottoposto lo statement messo nero su bianco per dare il la all'attacco lanciato da Usa e Gran Bretagna dopo che i miliziani appoggiati dall’Iran hanno sfidato il monito a non proseguire i loro raid nel Mar Rosso, ma l'Italia ha scelto di non sottoscriverlo. Roma -operativa nella missione Atalanta con una sua fregata- continua a lavorare per tenere bassa la tensione nel Mar Rosso ed è impegnata nella coalizione europea per garantire la libera circolazione delle navi, rimarcano le stesse fonti.

LEGGI ANCHE: Usa e Gb bombardano gli Houthi. Aerei, navi e missili Tomahawk. "Pagherete"

Attacco alle basi Houthi in Yemen, Tajani: "L'Italia non ha partecipato al raid, non si può senza dibattito in Parlamento" 

''Siamo stati informati dagli Stati Uniti parecchie ore in anticipo dell'attacco di questa notte'' contro gli Houthi in Yemen, ma ''l'Italia non ha partecipato a questo attacco perché non possiamo mettere in atto azioni di guerra senza un dibattito in Parlamento''. Lo ha spiegato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa a Rimini, sottolineando il ''sostegno politico dell'Italia a questa azione che è di difesa del traffico marittimo internazionale''. ''Abbiamo sottoscritto un documento a favore della libertà di navigazione'', ha ricordato Tajani, aggiungendo che ''ci battiamo politicamente per la libera circolazione marittima''.

Ue, iniziato il processo verso la missione navale nel Mar Rosso

Intanto l'Unione Europea ha "iniziato il processo" per arrivare ad istituire una "missione" navale nelle acque che conducono verso il canale di Suez, ma "non commentiamo sulle diverse fasi" decisionali e sugli "scambi con gli Stati membri", dato che "è tutto confidenziale fino a che non verrà presa una decisione". Lo dice un portavoce per la politica estera dell'Ue, a proposito del documento riportato stamani dalla Stampa, che parla di una possibile missione navale Ue nel Mar Rosso, forse estesa alle acque del Golfo di Oman, fino allo stretto di Hormuz, volta a contrastare gli attacchi alle navi mercantili degli Houthi yemeniti, che mettono a rischio la navigazione tra il Mediterraneo e l'Oceano Indiana. Il processo per "proporre, discutere e concordare qualsiasi missione Ue è confidenziale e non si svolge in pubblico", conclude.

Attacco alle basi Houthi in Yemen, tensione sempre più alta 

La situazione sul Mar Rosso è precipitata questa notte con un attacco congiunto senza precedenti di Usa e Regno Unito che hanno bombardato gli Houthi. L'offensiva è stata fortissima e ha coinvolto anche la capitale dello Yemen Sana'a. L’iniziativa militare è arrivata dopo che i miliziani hanno sfidato l’avvertimento a non proseguire i loro raid nel Mar Rosso. All’attacco hanno partecipato alleati come Olanda, Australia, Canada e Bahrein. Forniscono logistica e intelligence. Per gli attacchi sono stati utilizzati aerei e missili Tomahawk. Il premier britannico Rishi Sunak ha autorizzato gli attacchi dopo una riunione d’emergenza del suo governo. Gli Houthi, vicini all’Iran, controllano gran parte dello Yemen. Di recente hanno incrementato gli attacchi con missili e droni nello stretto strategico di Bab el-Mandeb, che separa la penisola araba dall’Africa. Prendono di mira le navi commerciali che pensano collegate a Israele. Agiscono in solidarietà con la Striscia di Gaza.

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