Politica

Berlusconi, da Ruby a FI: il ricordo di Silvio nelle lettere di Affaritaliani

di Renato Pierri

Berlusconi se n'è andato, dritto in paradiso per alcuni, in purgatorio per altri, per nessuno all'inferno, almeno credo. Il suo ricordo nelle lettere di Affari

Silvio Berlusconi, le lettere apparse su Affaritaliani il 31 gennaio e il 14 ottobre 2011

Berlusconi se n'è andato, dritto in paradiso per alcuni, in purgatorio per altri, per nessuno all'inferno, almeno credo. Ovunque sia, immagino che non sarà pieno d'impegni com'era in vita, e quindi avrà tempo di riflettere su alcuni episodi della sua vita raccontati nelle mie vecchie, innumerevoli lettere sui giornali.  In questi giorni ne ho pubblicate cinque, ed eccone altre due apparse su Affaritaliani rispettivamente il 31 gennaio 2011 e il 14 ottobre dello stesso anno. Entrambe recano in calce la firma di due mie collaboratrici immaginarie. Il perché ve lo spiegherò un'altra volta.

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Ruby, come il lardo per la gatta

Vorrei spezzare una lancia a favore del Cavaliere. A mio parere, dal punto di vista morale (non legale!),  quella del premier, che Veronica Lario ha definito malattia, e la figlia Barbara, debolezza, non può essere considerata una colpa, giacché prescinde dalla volontà, o meglio, è più forte della volontà. Il Cavaliere, in qualche modo, è costretto ad avere contatti non solo fisici, con giovani donne.