Politica

Bertinotti e la moglie, coppia proto radical–chic. Vera Verità sul cachemire

Di Giuseppe Vatinno

L’eccitazione incontenibile di David Puente per la bufala

 

La cifra umana di Bertinotti è stata infatti quella di aprire la strada, di fare da apripista, al comportamento che ha poi devastato la sinistra e cioè l’essere radical –chic, di parlare di comunismo con la bocca infarcita di tartine al salmone, ostriche e champagne dalle ville di Capalbio, il buen retiro della intellighenzia rossa mentre gli operai soffrivano al tornio. C’è un sottile ma tenace filo rosso che lega Bertinotti, Moretti, D’Alema e tanti altri fino alla Schlein. Se esiste l’armocromista è tutta colpa del cashmere di Bertinotti.

Nella intervista la signora moglie racconta finalmente la Verità: l’amore devastante del marito Fausto per il costosissimo cachemire sarebbe una “bufala”, una cosa da far gioire il mozzarellaro David Puente, specializzatosi in questo prodotto caseario per sbarcare immeritatamente il lunario. La Fagno ci racconta infatti che al mercatino di via Sannio, vicino alla basilica San Giovanni a Roma, ebbe la malaugurata idea di comprare al marito, “povero disgraziato” (sic!”), un maglioncino a girocollo, peraltro rigorosamente usato e immaginiamo incrostato e infeltrito. Questo fatto poi stimolerà negli anni amici, dotti, medici e sapienti a regalare al famoso politico sempre e solo cachemire, da cui la leggenda. Proseguendo, la “coppia rossa di Roma Nord” –abitano vicino ad Alessandro Di Battista- ci racconta di come dopo la caduta del governo Prodi 1 gli amici si allontanarono riprendendosi i costosi regali in cachemire.