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Calenda-Renzi, volano gli stracci: "Io non ho preso soldi dai dittatori"

Renzi: "Mi scuso, ho fatto di tutto per evitare il patatrac. Da Calenda attacchi giustizialisti tipici dei grillini"

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Lo scrive il segretario di Azione, Carlo Calenda, su Twitter. "Non ho preso finanziamenti per il partito da speculatori stranieri e intrallazzatori. Non ho mai incontrato un magistrato se non per ragioni di servizio. Mai sono entrato nelle lottizzazioni del CSM", aggiunge Calenda. "Ho rotto con il PD quando ha tradito la parola alleandosi con Renzi e i 5S. Ho rotto con Letta quando ha trasformato l'agenda Draghi in quella Bonelli/Fratoianni/Di Maio. Non sono caduto nella fregatura di Renzi e Boschi sul finto partito unico".

Terzo polo, Renzi: mi scuso, fatto tutto per evitare patatrac 

Una enews per "chiedere scusa a tutti gli amici che credono nel riformismo e nel Terzo Polo per l'indecoroso spettacolo di questa settimana. Ho fatto di tutto per evitare di giungere a questo epilogo. Ci ho creduto ma non ci sono riuscito. Penso che chi ha avuto responsabilita' in questo fallimento debba chiedere scusa. E io lo faccio - per la mia quota parte - con la consapevolezza che ho fatto di tutto fino all'ultimo per evitare il patatrac". Lo scrive Matteo Renzi. 

Renzi: da Calenda attacchi giustizialisti tipici dei grillini

"In queste ore Carlo Calenda sta continuando ad attaccarmi sul piano personale, con le stesse critiche che da mesi usano i giustizialisti. Sono post e tweet tipici dei grillini, non dei liberal democratici. Tuttavia io non replico. Se sono un mostro oggi, lo ero anche sei mesi fa quando c'era bisogno del simbolo di Italia Viva per presentare le liste. Se sono un mostro oggi, lo ero anche quando ho sostenuto Calenda come leader del Terzo Polo, come sindaco di Roma, come membro del Parlamento europeo. O addirittura quando l'ho nominato viceministro, ambasciatore, ministro. Sul mio essere considerato un mostro, ho scritto un libro. Per chi vuole e' qui. Le cose che ho scritto sono talmente vere che dopo un anno non ho ricevuto neanche una querela per diffamazione. Sul garantismo di chi paragona un avviso di garanzia a una condanna non ho nulla da aggiungere. Sull'arte politica di chi distrugge un progetto comune per la propria ira non ho nulla da aggiungere. Sulla serieta' di chi attacca le persone per non confrontarsi sulle idee non ho nulla da aggiungere". Lo scrive Matteo Renzi nella enews.