Politica

Capodanno con la cultura, Sangiuliano lascia aperti i musei durante le feste

Di Giuseppe Vatinno

Il ministro Sangiuliano lascia aperti i musei durante le feste: una iniziativa che ha entusiasmato gli italiani

Capodanno, assist di Sangiuliano alla cultura

Ieri Roma si era svegliata imbronciata e assonnata, in una giornata uggiosa con il cielo coperto e un vento di tramontana niente affatto gradevole. Che fare dunque? Andare al cinema a vedere il solito cinepanettone? Entrare in un locale accalcati all’inverosimile per la gioia del Signor Covid? No, niente di tutto questo per chi ha voluto sfruttare un’occasione benemerita e cioè visitare musei e parchi archeologici che sono rimasti aperti, scardinando tradizioni vetero – testamentarie incrostate nell’immaginario collettivo e cioè che l’”1 è tutto chiuso”.

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Non è più così. “L’anno nuovo inizia bene per la cultura italiana. Anche oggi, 1 gennaio, sono stati tantissimi i visitatori che, sin dalle prime ore della mattina, si sono immersi nel fascino della storia e nell’arte del patrimonio della Nazione. C'è nel mondo una forte richiesta di bellezza, lo dicono i numeri, la qualità dei turisti è enormemente cresciuta. I nostri musei e parchi archeologici sono richiestissimi e noi proviamo a intercettare questa domanda, migliorando la qualità dei nostri servizi, con le aperture straordinarie e con le tante iniziative che stiamo organizzando. Il mio profondo ringraziamento va a tutti i lavoratori che oggi, su base volontaria, hanno consentito di aprire quasi l’80 percento dei luoghi della cultura statale in tutta Italia”.

Così dunque si esprime il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. E dire che non si tratta certo di una cattedrale nel deserto e cioè di una iniziativa isolata, gettata lì una tantum, per avere un po’ di visibilità estemporanea. Infatti già nel ponte dello scorso ferragosto, il 14 e il 15 agosto, in piena estate e con il solleone a picco i turisti italiani e stranieri avevano potuto ammirare le bellezze del nostro patrimonio artistico e culturale, uno scrigno di tesori che troppo spesso dimentichiamo, presi come siamo da una incomprensibile esterofilia, quando risediamo nella nazione più bella del mondo.

Roma, Venezia, Firenze, Napoli, Palermo, Bari una collana di perle che ornano l’Italia e che tutto il mondo ci invidia, senza contare che ogni città italiana ha una particolarità di cui può andare fiera, una sorta di marchio di fabbrica che ci rende famosi in tutto il mondo. per non parlare delle particolarità anche dei piccoli borghi e delle loro tradizioni culinarie. È il “sistema Italia” che per troppi anni è stato spesso deprezzato dagli stessi amministratori. Ora grazie a questa iniziativa, che sicuramente si ripeterà, patrimonio culturale e bellezza sono a disposizione di tutti anche nei giorni di festa che, oltretutto, sono i migliori per goderne.