Politica
Caso Cospito, allarme attentato a Bologna. Meloni: "Sfida allo Stato"
Il caso dell'anarchico Cospito continua a tenere banco. La premier Meloni interviene con una telefonata al programma "Stasera Italia"
Meloni: "Gli anarchici minacciano lo stato italiano"
"Serve chiarezza, Cospito è un anarchico condannato per strage, perché ha sparato alle gambe di un dirigente di Ansaldo nucleare. Finisce al 41 bis perché inviava dal carcere messaggi in cui diceva agli anarchici di continuare la lotta". Lo dice il premier Giorgia Meloni, ospite di 'Dritto e rovescio', in onda stasera su Rete 4, sul tema dell'anarchico detenuto al 41 bis.
"Dal 41 bis fa lo sciopero della fame perché rifiuta l'istituto, nel '91 già decise di fare lo sciopero della fame e fu graziato, non stiamo quindi parlando di una vittima, forse ritiene che rifare lo sciopero della fame" potrebbe avere gli stessi effetti. "Gli anarchici ora minacciano lo Stato italiano", dice Meloni. "La domanda è: lo Stato minacciato da chi dice di togliere il 41 bis altrimenti vi facciamo saltare in aria può indietreggiare o no?". "Lo Stato non tratta con la mafia e non tratta con il terrorismo", sottolinea. "Sul tema mi ha colpito - conclude - il silenzio di fronte alle minacce ricevute".
Caso Cospito, allarme attentato a Bologna. Bologna: "Attenzione alta"
Il caso Cospito continua a tenere banco il dibattito pubblico. Una telefonata anonima alla sede di Bologna del quotidiano 'Il Resto del Carlino' ha annunciato un attentato in città. Lo rende noto il quotidiano. Secondo quanto appreso, la chiamata è giunta martedì mattina da una voce maschile e giovane, con un lieve accento bolognese ed è stata presa dalla portineria attorno alle 8.05.
La Digos è subito intervenuta per gli accertamenti e ha avviato le indagini per risalire al telefonista. Sempre al ‘Carlino’ è arrivata anche una lettera contro la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e il ministro della Difesa Guido Crosetto, in cui si critica critica la linea politica sull’Ucraina.
Bisogna “tenere molto alta l’attenzione. Ho ovviamente fiducia nelle istituzioni, nella magistratura, nella Procura”. Lo dichiara Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd, dopo la notizia di una telefonata anonima al ‘Carlino’ che ha annunciato un ipotetico attentato in città in relazione alla vicenda Cospito. “Ho fiducia che si faranno le cose per bene", dice ai cronisti a margine di un’iniziativa della Uil nel capoluogo emiliano romagnolo.
"Speriamo sia solo la minaccia di qualche sconsiderato. Però, visto il clima che si sta respirando nel paese, teniamo tutti alta l’attenzione dal punto di vista civile e democratico”. La Dda di Torino ha inviato al ministro della Giustizia Carlo Nordio il parere sull'istanza di revoca del 41 bis presentata dalla difesa di Alfredo Cospito nelle settimane scorse.
Caso Cospito, Giorgia Meloni: "La sfida non è al governo, ma allo Stato. Consiglio prudenza e responsabilità"
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con una telefonata interviene in diretta a "Stasera Italia", su rete 4, per fare il punto sul caso Cospito: "Qui c'è della gente che sfida apertamente lo Stato italiano dicendo che 'o si fa come diciamo noi o rischiate di vedere le vostre macchine messe a fuoco' e tutto quello che avete visto in questi giorni, gente che dichiara apertamente 'noi colpiremo nel caso in cui le cose non dovessero andare come diciamo noi' che chiede in cambio che l'Italia non applichi il carcere duro verso mafiosi e terroristi".
Al telefono Giorgia Meloni: "La sfida è allo Stato, è un tema che ci riguarda tutti"#StaseraItalia pic.twitter.com/RUDjtFW6VB
— Stasera Italia (@StaseraItalia) February 1, 2023
La premier Meloni aggiunge: "Lo Stato rimane fermo perché io credo debba rimanere fermo di fronte alle minacce dei terroristi come a quelle dei mafiosi. Dobbiamo mettere le cose nella loro giusta dimensione capire chi crea il problema e chi non crea il problema. Perché il problema qui non lo ha mica creato il Governo". "Il tema non lo abbiamo alimentato noi".
Le parole di Giorgia Meloni a "Stasera Italia": "Abbiamo fatto il nostro lavoro". Tajani: "C'è una minaccia anarchica"
Di fronte a "una situazione che si surriscaldava, noi abbiamo semplicemente espresso solidarietà e attivato quello che si doveva attivare. Abbiamo fatto il nostro lavoro. Dopodiché è montato questo caso, non per volontà nostra. Si è attivato questo dibattito, ma non lo ha avviato il governo il ministro Nordio ha risposto nel merito. Noi abbiamo portato la vicenda in Cdm per capire quali fossero le condizioni di salute e chiede ai ministri competenti quale fosse la condizione di sicurezza a livello nazionale e internazionale. Questo è il lavoro che ha fatto il Governo".
"Quindi consiglio prudenza, se posso permettermi perché poi ho letto titoli di giornale 'Meloni vuol far morire in carcere Cospito' e leggo dichiarazioni di anarchici che dicono 'colpiremo con armi rivoluzionarie'. Consiglio responsabilità", conclude la premier Giorgia Meloni. E proprio nei confronti della presidente del Consiglio, oltre che del ministro della Difesa Guido Crosetto, nella redazione del "Resto del Carlino" è stata recapitata una lettera con toni di minaccia in relazione al conflitto in Ucraina. Lo riferisce il sito del giornale: "Le diamo quaranta giorni per rivedere questo atteggiamento servile - scrive l’anonimo mittente - In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti".
Duro anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ospite di "Casa Italia", su Rai Italia, ha dichiarato: "Con la vicenda di cospito siamo di fronte a una minaccia anarchica, e l'ultima viene da Caracas, dove il console ci ha riferito che un ex deputato di Maduro sta invitando a manifestare di fronte alle nostre sedi diplomatiche per sostenere Cospito 'amico della causa'".
Cospito, le valutazioni dell’Antimafia sulle condizioni della detenzione a Nordio
Nel frattempo, ha una conclusione aperta che si affida alle valutazioni dell'autorità politica, il parere consegnato dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo al ministro della Giustizia Carlo Nordio: un documento lungo una decina di pagine che non dà un'indicazione netta, pur ribadendo che fu fondata la decisione del 5 maggio del 2022 di applicare all'anarchico il carcere duro. Al momento, Cospito è in un "gruppo di 'socialità' composto da tre persone - afferma il suo difensore Flavio Rossi Albertini, che lo ha incontrato ad Opera - con grandi problemi di salute e quindi è sostanzialmente da solo, 24 ore su 24 relegato all'interno della cella". E sulle sue condizioni continua: "Alfredo è sempre più magro, ha perso 45 chili. La situazione si sta estremamente complicando e si sta andando oltre la soglia critica. E' assolutamente determinato ad andare avanti ma è consapevole che ciò porterà a delle conseguenze irreparabili. Non c'è più tempo, se qualcuno vuol fare qualcosa per revocare il 41-bis a Cospito deve farlo. E' un momento tragico".
Sempre a Opera, Cospito riceverà nella giornata di domani, 3 febbraio, la visita ispettiva di Ilaria Cucchi.
Caso Cospito, la Corte di Cassazione anticipa l'udienza sul ricorso contro il regime del 41-bis
La Corte di Cassazione, però, nel frattempo ha deciso di anticipare al prossimo 24 febbraio l'udienza in cui discutere il ricorso di Cospito contro il regime carcerario del 41 bis: si tratta di un'ulteriore accelerazione, poichè la stessa Corte aveva già anticipato al 7 marzo rispetto alla data originaria del 20 aprile, per l'aggravarsi delle condizioni di salute dell'anarchico.
Cospito, le parole alla criminalità organizzata: "Noi 41-bis siamo tutti uguali”
A tenere banco, nel frattempo, sono sempre le parole che Alfredo Cospito ha detto a differenti membri della criminalità organizzata con cui condivide gli “spazi di socialità”: il boss dei Casalesi Francesco Di Maio, il killer di 'ndrangheta Francesco Presta, il mafioso di Cosa Nostra Pietro Rampulla. Parole contenute nelle relazioni della Penitenziaria del carcere di Sassari, e il cui contenuto è stato rivelato dal sottosegretario Delmastro al deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, riportate in esclusiva da Repubblica. “Questi – gli anarchici, ndr – stanno facendo casino in tutta Italia, me lo ha riferito anche il mio avvocato. Ci sono presidi e interviste in tutte le piazze d'Italia. Questi vengono a rompermi … ma deve essere una lotta contro il regime 41 bis e contro l'ergastolo ostativo, non deve essere una lotta solo per me. Noi 41 bis siamo tutti uguali".
È a questo punto che il boss dei Casalesi esorta Cospito ad andare avanti, proponendosi di unirsi alla protesta dello sciopero della fame”. E ancora l’anarchico: “Bisogna creare conflitti, serve un movimento sociale progressista".