Politica
Centrodestra, Brunetta come Alfano. Svolta Berlusconi-Salvini: esclusivo
Riunione periodica tra Berlusconi, Salvini e i sei ministri del Centrodestra. Inside
Silvio Berlusconi ha parlato. E' stato chiarissimo. E ha dato la linea. Si sta nel Centrodestra. Punto. E la chiave di lettura, dopo il vertice con Matteo Salvini e Giorgia Meloni a Villa Grande, è stato il no categorico a qualsiasi riforma della legge elettorale in senso proporzionale, cosa che tiene saldamente Forza Italia nel Centrodestra. In cambio, ovviamente, il sostegno della candidatura dell'ex Cavaliere al Quirinale. Poi in Aula si vedrà se è una suggestione o un'ipotesi realizzabile.
Il maggior coordinamento della coalizione, divisa tra maggioranza e opposizione al governo Draghi, sta in un rapporto più stretto tra i capigruppo in Parlamento ma - secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti ai massimi livelli sia di Fi sia del Carroccio - in una riunione periodica (ogni 10 o 15 giorni) tra i sei ministri del Centrodestra (Giorgetti, Garavaglia, Stefani, Carfagna, Gelmini e Brunetta) e i leader nazionali, Salvini e Berlusconi. Il tentativo è quello di trovare un minimo comun denominatore per evitare ulteriori lacerazioni e arginare unitariamente il peso di Pd e M5S sia all'interno dell'esecutivo sia alla Camera e al Senato.
Quell'audio rubato di Salvini su Fratelli d'Italia che dall'opposizione "non deve rompere i coglioni" non ha scandalizzato il partito di Giorgia - tanto che ieri sera hanno visto scherzare Massimiliano Romeo e Ignazio La Russa all'aeroporto di Roma prima di rientrare a Milano - e, spiegano fonti di FdI, il maggior coordinamento serve proprio a fare in modo che l'azione di Meloni vada a "rompere i coglioni" a Enrico Letta e a Giuseppe Conte e non al Carroccio (come ad esempio con la mozione di sfiducia alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, che ancora non ha raggiunto i numeri necessari per essere presentata).