Politica
Commissione UE: 3,7 mld ai consulenti in 3 anni. Troppi e poca trasparenza
La Corte dei Conti europea intravede potenziali rischi nel ricorso a consulenti esterni da parte della Commissione. 2.769 i consulenti pagati da Bruxelles
I 2769 consulenti esterni della UE. Conflitti di interessi e poca trasparenza. Non un encomio per Ursula Von der Leyen
I dipendenti della Commissione Europea sono circa 32.000 eppure “la Commissione Europea fa sempre più ricorso a consulenti esterni per una serie di servizi di consulenza e sostegno”. E’ quanto scrive ieri la Corte dei Conti Europea, l’organismo che verifica i conti di tutte le entrate e le uscite dell'Unione e dei suoi vari organi, al fine di accertarne la sana gestione finanziaria. “I servizi appaltati dalla Commissione tra il 2017 e il 2020 per un valore di circa 3,7 miliardi di euro”, scrive l’ente di controllo, “comprendono attività di consulenza, studi, valutazioni e ricerche”.
Secondo l’esame della Corte, il sistema informativo della Commissione europea non è in grado di fornire un quadro completo delle modalità con le quali si avvale di consulenti esterni. Non un encomio per la presidente Ursula Von der Leyen visto che nella relazione si scrive anche che non vi è un rapporto costi-benefici ottimale né una piena tutela dei propri interessi (della UE).
Nel periodo sottoposto ad audit la Commissione ha stipulato contratti con 2769 consulenti esterni. Ma i i primi 10 consulenti raccolgono il 22% degli importi aggiudicati (circa 600 milioni). Testuale: “Questi primi 10 prestatori hanno rappresentato meno dello 0,4 % del numero totale (2769) dei consulenti esterni con i quali è stato stipulato un contratto nel periodo in esame. Al contempo, gli importi aggiudicati a tali fornitori hanno rappresentato il 22 % degli importi aggiudicati totali nel corso di tale periodo (600,1 milioni di euro)”.