Politica

Conte: "Confido che scenda l'indice Rt, le scuole non sono focolai". VIDEO

Il premier Conte ha incontrato in videocollegamento il segretario della Cgil Maurizio Landini

CONTE, 'CONFIDO IN RT NAZIONALE IN CALO, EFFETTO MISURE' 

"Io confido che oggi l'Rt nazionale -la media della velocità di contagio- nelle ultime settimane a 1,7... Io credo che già oggi si sia abbassato, questo significherebbe che le misure adottate iniziano a dare i primi effetti. Se fosse così, saremmo incoraggiati. Stiamo lavorando con una strategia diversa rispetto a primavera scorsa, quando fu necessario un lockdown nazionale, ora invece abbiamo il dovere di intervenire dove c'è bisogno" e di non adottare strette più incisive nelle aree "dove non le meritano, e questo a beneficio di tutti". Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in videocollegamento all'evento 'Futura: lavoro, ambiente, innovazione', dialogando con il segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini. Su quel che avverrà, "non posso azzardare, non ho la palla di vetro o capacità da indovino, ma ci auguriamo che il plateau, la soglia massima di contagi sia stata raggiunta e ora inizi l'appiattimento".

CONTE, 'SCUOLE NON SONO FOCOLAI, CERCHIAMO DI MANTENERE PRESIDIO'

Sul fronte scuola il presidente del Consiglio, sempre in videocollegamento all'evento 'Futura: lavoro, ambiente, innovazione', ha parlato di scuola dicendo che: "Dobbiamo essere franchi sulla scuola, la ricerca e i dati dicono che non sono focolai di diffusione dei contagi. Noi cerchiamo di analizzare i dati, abbiamo un approccio pragmatico. C'è un valore della didattica in presenza", dove la "relazione interpersonale è fondamentale", anche per questo "abbiamo dato un segnale nelle zone rosse", dove il governo ha lasciato andare sui banchi i ragazzi della "prima media, che non si conoscono, i professori non conoscevano nemmeno i loro nomi: mandarli a casa sarebbe stata una grossa perdita. Cerchiamo di mantenere questo presidio. Quel che avviene prima e dopo" il suono della campanella "può costituire dei focolai, ecco perché le regole sono fondamentali, però l'esperienza empirica dimostra che i nostri ragazzi rispettano molto le regole", ha concluso.