Politica

Covid, Conte primo responsabile: nuova tegola sul progetto giallo-rosso

L'opinione di Giuseppe Vatinno

Inchiesta Covid Bergamo/ Alla fine tutti i nodi vengono al pettine: i risultati dell'inchiesta sulla mancata attuazione della zona rossa in Val Seriana

L’altro grande imputato è l’ex ministro Speranza che non solo non si è imposto come doveva su Conte ma che neppure aveva aggiornato il piano pandemico influenzale come del resto aveva meritoriamente portato alla ribalta Sigfrido Ranucci con la sua trasmissione Report e per cui si beccò un sacco di critiche e minacce. Perché in Italia funziona così: ce la si prende sempre con chi inguaia i responsabili e non viceversa.

Per quanto riguarda Speranza c’è poi da chiarire bene un altro fatto, e cioè il suo rapporto con il Direttore generale dell’OMS, il chiacchieratissimo e incompetente (si ricordi –ad esempio- l’iniziale attacco all’uso delle mascherine) Tedros Adhanom Ghebreyesus. C’è addirittura una intercettazione in cui si parla dell’OMS come “una consapevole fogli di fico” per le decisioni governative italiane.

Resta comunque il disastro del governo giallo – rosso che si è trovato a gestire il Covid a livello nazionale e parimenti della disastrosa gestione Lombarda governata dal centro – destra, anche se le responsabilità appaiono minori. Ora Giuseppe Conte deve rispondere di quello che è successo ed è la prima tegola che casca in testa al redivivo progetto allargato di alleanza tra Il Pd e i Cinque Stelle, cioè una riedizione di quel governo giallo - rosso che ha fatto il disastro del Covid.