Politica

Criminalità-minori, Salvini ha ragione: chi uccide deve pagare come un adulto

di Tiziano Rapanà

Qui non si cerca il pugno duro, tutti devono avere una seconda - anche terza o quarta - possibilità. Ma di fronte ad un delitto altro non si può fare.

Dl Criminalità e minori, ecco perchè il giustizialismo da quattro soldi è un errore

Qui si filosofeggia. Le opposizioni e gli oppositori intellettuali tutti appellati al sacro cuore del laicismo buonista più sfrenato e non si guarda alla dura realtà che si, palesa, spietata nell'(in)quieto vivere dei cittadini.  "Abbassare l'età di imputabilità? Ma siamo matti?", strillano. No, non direi.

Da un lato si chiede più sicurezza sulle strade e dall'altro si issano ideali bandiere della clemenza, che non sono adatte nemmeno come rimedi palliativi al dilagare della criminalità. Ovvio che un ragazzo debba essere rieducato, ma non si ferma un ventaglio di violenze belluine con la comprensione. E magari fosse così. Tutti noi vorremmo una parola messianica capace di conversioni ex abrupto, come Paolo di Tarso sulla via per Damasco.  Ma la realtà è ben diversa.

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I giornali sono i nostri occhi sulla tragedia, la cronaca è strapiena di efferatezze barbariche. Non devo fare la sintesi di quello che è avvenuto in questi mesi: basta dare un'occhiata superficiale ai siti. La misericordia è un bel sentimento, ma risolve ben poco.

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Qui non si cerca il pugno duro, l'ansia di vendetta, o la sempre esecrabile frase "...e buttate la chiave", tutti devono avere una seconda - anche terza o quarta - possibilità. Ma di fronte ad un delitto altro non si può fare. Un 14enne che uccide deve pagare come un adulto, ha ragione Salvini. Naturalmente non si deve abbandonare un ragazzo, così come non si deve lasciare indietro nessuno. Un individuo che recupera sé stesso, e diventa tessera utile del puzzle della società, è la più grande vittoria dello Stato. Il giustizialismo da quattro soldi è un errore, e su questo dovremmo essere d'accordo tutti, ma non si possono cassare le soluzioni ragionevoli in nome della compassione.