Politica

Crisi di Governo, Renzi: "Bellanova-Bonetti si dimettono". Il Conte 2 è finito

Renzi annuncia le dimissioni delle ministre di Italia Viva ma non esclude un Conte 3. Il voto è lontano

Ufficiale. E' crisi di governo. Falliti i tentativi dei pontieri, soprattutto del Partito Democratico, di trovare un accordo con Italia Viva. In una conferenza stampa alla Camera cominciata intorno alle ore 18.20, con quasi un'ora di ritardo rispetto all'orario stabilito, Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova, Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto allo stesso tempo Renzi ha affermato che non c'è "Nessuna pregiudiziale su Conte", lasciando la porta aperta per un Conte 3.

"La crisi politica è aperta da mesi, non è aperta da Italia Viva", è la premessa di Renzi prima di snocciolare i temi della crisi. "Noi non giochiamo con le istituzioni, la democrazia non è un reality show dove si fanno le veline", ha attaccato. "Nell'affermare la fiducia incrollabile nel Presidente della Repubblica, noi pensiamo che si debba affrontare i tre punti cardine che le ministre e il sottosegretario hanno scritto al presidente del Consiglio", ha aggiunto Renzi.

L'ex premier ha assicurato che Italia Viva voterà lo scostamento di bilancio con "qualunque  governo" ma non sarà mai "un governo con le forze della destra sovranista che abbiamo combattuto". Quanto a una sfida in Aula, "Se il presidente del consiglio crede di sfidarci in parlamento prendendo qualcuno dei nostri, faccia pure, non mi scandalizzo. Noi siamo pronti a ogni scenario - ha assicurato - non ci interessa il nostro destino politico, interessa il Paese", ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva che sbocco alla crisi prevedesse.

Il leader di Iv ha anche rimesso al centro del discorso il tema Mes che ha un "grande problema: perchè non si prende il Mes. Vuol dire più fondi per la sanità. Se siamo in emergenza significa cercare più soldi per la sanità", e poi "Quando diciamo che il Mes ha meno condizionalità del Recovery Plan vi diciamo la verità".

La forte accusa che Renzi fa a Conte è quella della "mancanza di forme" di cui "la democrazia ha bisogno". Lungo l'elenco degli episodi che secondo l'ex premier non vanno bene e fra le altre accuse il leader di Italia Viva ha criticato il presidente del Consiglio Conte di essere stato "troppo timido" nello stigimatizzare le violenze del 6 gennaio a Washington e nei confronti del "mandate" (il riferimento è a Donald Trump). In ogni caso, Renzi non ci sta "a fare il segnaposto. Finchè facciamo politica non smetteremo di portare le nostre idee e i nostri contenuti", ha detto. "Non credo al voto, ci sono le condizioni in parlamento pe non andare al voto", ha aggiutno. "Grave errore? Assolutamente no - ha ribadito Teresa Bellanova - In queste settimane gli organi di informazione hanno scritto che non si può avere la crisi durante l'emergenza. Noi semplicemente ci siamo assunti la responsabilità di chiuderla questa crisi".

Tra le questioni poste da Iv a Conte c'è anche "l'utilizzo ridondante delle dirette tv e quello discutibile della delega ai servizi". "Noi ci siamo assunti la responsabilità di dare l'opportunità di chiudere questa crisi: non si può andare avanti per mesi, dopo la mancanza di una sintesi - ha continuato la Bellanova - al termine dei tavoli di maggioranza "su come governare da qui alla fine della legislatura. Ora diamo la possibilità a chi davvero vuole costruire a dare una chiusura a questa crisi. Adesso io credo che i costruttori possano finalmente in campo. Con questa coalizione? benissimo. Con i responsabili? facciano".