Crollo ponte Genova, il giorno della collera sul Web
Genova, dopo le esequie di Stato sui social impazzano i commenti inferociti
Sui social impazzano i commenti inferociti dopo le esequie di Stato celebrate a Genova. Il popolo del web chiede spiegazioni, si indigna e fa ironia sui potenti che non si sono presentati. Nel mirino Renzi, Delrio, la Boldrini, Grasso e anche Berlusconi.
L'apice dell'indignazione popolare si è raggiunta con un post su Facebook, divenuto subito virale, che annunciava che Luciano Benetton percepiva un vitalizio di 2.191 € per la sua legislatura come senatore del Partito Repubblicano nel biennio 1992 -94. In realtà Benetton ha rinunciato al vitalizio già nel 2015 e prima ha devoluto l'importo per beneficienza, come risulta da una lettera dello stesso Luciano Benetton al direttore de La Tribuna di Treviso del 7 luglio scorso in cui chiariva i fatti.
Resta il fatto che il clima è esasperato e lo è, nel caso del vitalizio, perché c'è gente vittima della famigerata legge Fornero che ha costituito più che un inchino ai Signori di Bruxelles.
L'indignazione sociale, insieme alla possibilità di espressione sul Web, ha dato definitivamente la stura a chi da anni non ha avuto mai modo di esprimere il suo disappunto e non solo per le pensioni.
Altro post che su Facebook ha scatenato la virilità é stato poi quello che chiedeva, retoricamente, del perché della indignazione a sinistra per la carezza di Salvini alla donna di colore e non per la vicenda della privatizzazione di autostrade ai Benetton.
L'idea che si sta consolidando nella pubblica opinione, del resto supportata anche dalla procura di Genova, è che lo Stato abbia abdicato alla sua funzione di controllo sulla sicurezza delle infrastrutture in nome di una visione puramente economica della politica.