Politica
Crosetto: "Il patto di stabilità va cambiato. Una spada di Damocle sui conti"
Il ministro della Difesa durissimo con l'Ue: "Serve un approccio da statisti non da miopi"
Crosetto manda un messaggio all'Europa sul patto di stabilità: "Basta miopismo"
Il governo Meloni lavora alla prossima manovra finanziaria, ma per far quadrare i conti dello Stato però sono fondamentali anche le decisioni dell'Ue. La questione che più preoccupa l'Italia è il patto di stabilità, la soglia del 3% voluta dai falchi allarma l'esecutivo. "La spada di Damocle - tuona il ministro della Difesa Guido Crosetto a Repubblica - è il ritorno alle regole originarie del Patto di stabilità: è impossibile portare i bilanci degli Stati al rispetto dei parametri ordinari". A Bruxelles chiede un cambio di passo: "Serve un approccio da statisti, non da miopi". E replica a chi solleva dubbi sulla manovra: "Sui giornali leggo calcoli fatti sul Def, che contano un ammanco di 20 miliardi, ma la manovra si fa sulla Nota di aggiornamento al Def. Attenderei quella per capire le effettive esigenze di politica economica".
"Il tema – aggiunge Crosetto a Repubblica – non è il valore del deficit da rispettare, ma il futuro dell’Europa. Sono in corso enormi cambiamenti: la transizione ecologica, la carenza di materie prime e l’avanzamento dei Brics impongono la ridefinizione dei parametri del patto di stabilità dal puro ragionamento tecnico. Serve una visione di politica macroeconomica che guardi almeno ai prossimi 10-15 anni".