Politica

Crosetto lascia la Difesa per colpa di Riotta? "Think tank" bocciato da Meloni

Alla premier, il comitato creato ad hoc per la valorizzazione militare che comprende anche il giornalista, non piace. Voci di scontro, ma dallo staff...

Crosetto lascia la Difesa? Tra suggestioni e verità nascoste

Guido Crosetto potrebbe lasciare il ministero della Difesa e candidarsi alle Europee. Questa è la voce che circola negli ambienti della politica, che lo staff del ministro si affretta a smentire. Ma pochi giorni fa a Torino, - si legge sul Fatto Quotidiano - nell’ultima riunione dell'esecutivo piemontese di Fratelli d’Italia, Crosetto avrebbe annunciato la disponibilità a candidarsi alle Europee, dove da capolista della circoscrizione nord-ovest porterebbe in dote al partito di Giorgia Meloni un bel pacchetto di preferenze, almeno centomila, stando a quanto dicono i suoi sostenitori. Ma la domanda che molti si fanno è: cosa farebbe una volta eletto al Parlamento europeo? Se per alcuni è solo una candidatura “spot” per trainare la lista di Fratelli d’Italia e poi lasciare il posto ai suoi compagni di lista per restare alla guida del dicastero della Difesa, per altri sarebbe l’occasione per smarcarsi dal ruolo di ministro.

Qualche settimana fa sul Fatto è stato scritto di iniziali tensioni tra Crosetto e la premier riguardo alla nascita del think tank "Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa", istituito il 21 febbraio scorso e di cui fanno parte 14 membri, compreso il giornalista Gianni Riotta. Un altro tema che potrebbe far riflettere Crosetto è poi quello del conflitto d'interessi : assumendo l’incarico di ministro della Difesa, l’imprenditore cuneese ha lasciato tutti i suoi incarichi, oltre alla presidenza dell’Aiad, la Federazione delle Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, e ha liquidato le sue società. Un ruolo defilato come quello di parlamentare europeo potrebbe permettergli di esercitare più tranquillamente la sua precedente attività.