Politica
David Sassoli, dal Tg1 al Parlamento Ue: una vita tra giornalismo e politica
Giornalista professionista, lasciò gli studi universitari per il lavoro: anche la sua carriera politica iniziò da giovane
David Sassoli è morto nella notte dopo una vita spesa tra giornalismo e politica: da vicedirettore di Rai1 a presidente del Parlamento Europeo, fino alle voci sul Quirinale
Tre mandati da europarlamentare, l'ultimo dei quali culminato con l'elezione a presidente dell'assise di Strasburgo, dopo una carriera da giornalista ricca di riconoscimenti e traguardi, fino alle ultime settimane, quando il suo profilo era finito nel totonomi per la corsa al Quirinale.
David Maria Sassoli, nato a Firenze il 30 maggio 1956, è morto al Centro di riferimento oncologico di Aviano, oggi dopo un ricovero per una grave complicanza legata a una disfunzione del sistema immunitario di cui il paese era venuto a conoscenza solo poche ore prima.
Giornalista professionista dal 1986, è stato vicedirettore del Tg1 Rai dal 2006 al 2009. Eletto quell'anno parlamentare europeo per il Partito Democratico, ha svolto il ruolo di capo della delegazione Pd all'interno dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019.
Figlio d'arte, visto che il padre era pure giornalista e per questo si era trasferito a Roma, Sassoli aveva studiato nella capitale, frequentando il liceo classico Virgilio e poi la facoltà di Scienze politiche La Sapienza di Roma. Non ha terminato gli studi universitari perché ha iniziato molto giovane l'attività di giornalista. Ha lavorato al quotidiano Il Tempo, all'agenzia di stampa Asca, nella redazione romana de Il Giorno, e poi è stato assunto in Rai nel 1992.
Anche la sua formazione politica comincia da giovane, frequentando ambienti dello scoutismo, poi nella Rosa Bianca, associazione di cultura politica che riuniva gruppi di giovani provenienti dall'associazionismo cattolico (Aci, Fuci, Acli), e negli anni '80 partecipa all'esperienza della Lega Democratica, un gruppo di riflessione politica animato da Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Paolo Prodi, Roberto Ruffilli. Sposato, due figli, tifoso della Fiorentina, è tra i fondatori di Articolo 21.