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Ddl Zan calendarizzato entro maggio. Cei: "Sentire anche voce dei cattolici"

Confermata la calendarizzazione del ddl Zan: il Senato ne discuterà entro il mese di maggio

La commissione Giustizia del Senato ha calendarizzato il ddl Zan per il contrasto all'omofobia. La calendarizzazione è passata con 13 voti favorevoli e 11 contrari. Il provvedimento, viene riferito, sarà incardinato entro il mese di maggio e il relatore sarà il presidente della commissione, Andrea Ostellari, della Lega.

"La legge contro l'omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del Parlamento, per l’approvazione definitiva". Queste le parole su Twitter del deputato del Partito democratico Alessandro Zan, primo firmatario del ddl. 

“Finalmente il Ddl Zan è stato calendarizzato in Commissione giustizia, grazie all’apporto decisivo di Italia Viva. Un passaggio fondamentale per approdare ad una legge che il Paese aspetta”, lo rende noto il gruppo Iv del Senato.

Omofobia, Cei: serve dialogo, bisogna sentire anche la voce dei cattolici

"Sentiamo il dovere di riaffermare serenamente la singolarità e l'unicità della famiglia, costituita dall'unione dell'uomo e della donna". Lo dicono i Vescovi italiani intervenendo sul ddl Zan. "Auspichiamo quindi che si possa sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire alla edificazione di una società piu' giusta e solidale". "Una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l'obiettivo con l'intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna", dice la Conferenza Episcopale Italiana.

"In questi mesi sono affiorati diversi dubbi sul testo del ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. È necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative." Continua la Cei: "L’atteggiamento che è stato di Gesù Buon Pastore ci impegna a raggiungere ogni persona, in qualunque situazione esistenziale si trovi, in particolare chi sperimenta l’emarginazione culturale e sociale".

Omofobia, Vittorio Feltri: Il DDL Zan non serve

Sebbene iscritto all'Arcigay nel 2014, il noto giornalista in un'intervista a MOW ha espresso la propria contrarietà al progetto di legge: "Mi sembra inutile. Le aggressioni sono aggressioni e vanno punite, punto a basta. Perché dobbiamo fare leggi speciali? L’aggressione all’omosessuale è più grave di quella a un chierichetto? È un discorso giuridico più che ideologico", concetto che ha rimarcato durante la conversazione: "Sono contrario che si facciano aggressioni a chiunque, non solo agli omosessuali".