Politica

De Carlo, meloniano per il dopo-Zaia. E' l'uomo ombra di Lollobrigida

di Vincenzo Caccioppoli

Chi è il candidato FdI per la regione Veneto

Dal 2020 infatti ricopre il ruolo di responsabile nazionale dell’agricoltura di FdI

 

E’ ormai cosa arcinota che la prossima contesa tra Lega e Fratelli d’Italia si possa giocare sul terzo mandato, come da emendamento proposto in commissione Affari costituzionali del Senato due emendamenti al decreto elettorale, in cui chiede di elevare da due a tre il limite dei mandati sia per i Presidenti di Regione che per i sindaci di tutte le città, indipendentemente dalla popolazione. Difficile immaginare che Fratelli d’Italia possa approvare un emendamento che pare fatto apposta per togliere le castagne dal fuoco al governatore del veneto Luca Zaia. Il terzo mandato sul quale anche nel Pd stanno facendo i conti con il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che vuole appunto correre ancora nella sua regione, malgrado il niet della segreteria del partito.

Ma mentre per De Luca sembra trattarsi di una contesa tutta interna al partito democratico, per Zaia la questione è più delicata e riguarda il rapporto tra due alleati della maggioranza. Difficile dare torto a chi in Fratelli d’Italia segnala il fatto che alle ultime politiche il partito abbia conquistato il 32,7 % dei voti, contro il 14,5% della Lega.

E’  quasi nell’ordine delle cose per Fdi perciò rivendicare il diritto e il dovere ad esprimere il prossimo presidente della regione, dopo un simile trionfante risultato alle urne. La premier meloni, avrebbe già trovato anche il candidato ideale per prendere il posto dell’uscente Zaia nel 2025. Si tratta di uno dei suoi fedelissimi, il coordinatore del veneto Luca de Carlo, uomo dai modi spicci ma dal cervello fine, che trae dal lavoro dai campi e dalla montagna la sua scorza di uomo duro ma dalla grande generosità, come ammettono tutti quelli che lo conoscono bene.

Classe 1972, veneto, De Carlo è considerato l’uomo ombra di Lollobrigida al ministero dell’Agricoltura. Dal 2020 infatti ricopre anche il ruolo di responsabile nazionale dell’agricoltura di FdI ed è lui che in questi anni ha curato più da vicino i rapporti con i rappresentanti del settore. Soprattutto nella fase iniziale del mandato, non c’era passo che Lollobrigida facesse senza consultarsi con il suo ‘consigliere’. De Carlo vanta alcune curiosità: da 15 anni è sindaco di Calalzo di Cadore, paese del bellunese, il cui mandato scadrà nella primavera di quest’anno.

Non si ricandiderà. Inoltre è stato il primo parlamentare nella storia della Repubblica ad essere stato eletto sia alla Camera sia al Senato nel corso di una stessa legislatura. Dopo essere stato eletto nel 2018 alla Camera dei Deputati con FdI, nel luglio 2020 – a seguito di un riconteggio delle schede nella circoscrizione Veneto 1 – il suo seggio viene assegnato a Giuseppe Paolin, in quota Lega decadendo quindi dal mandato parlamentare. Ma dopo pochi giorni si candida alle elezioni politiche suppletive del collegio uninominale Veneto – 09 provincia di Verona per il Senato della Repubblica, venendo eletto senatore con il 71,87% dei voti. 

Questo per dire come anche lui certamente sia politico di vecchio corso e con tutte le carte in regola per competere per una regione, che lui conosce molto bene e a cui è affezionatissimo. anche perché lui al contrario di altri difende il settore agricolo perché lui per primo si considera un agricoltore. Come mostrato in un post del 1 gennaio scorso, quando, alle 10 e mezza della mattina, pubblicava un video nel quale si riprendeva intento nei lavori di montagna, la vanga in mano e il berretto in testa: «Per raccogliere frutti e risultati bisogna preparare il terreno, e anche quest’anno comincia preparando il letame per le coltivazioni 2024».

Lui stesso si vanta di questa passione che poi è anche una professione essendo titolare di un'azienda agricola a Feltre, come quando sul suo profilo x si presenta cosi “senatore di FDI per amor di Patria, agricoltore per passione e comunicativo per carattere. Orgogliosamente italiano e cadorino”. Questa è una delle cose che lo accomuna con l'attuale governatore Zaia, che nel 2008 ( fino al 2010) è stato ministro dell'agricoltura.

De Carlo è uno dei più ascoltati consiglieri dell'attuale ministro Lollobrigida.E’ stato uno dei promotori della legge che vieta la carne sintetica, ma nello stesso grazie a lui è stato dato ok alla sperimentazione sulle Tea, (Tecniche di Evoluzione Assistita), smentendo quindi chi lo accusa di essere contro la scienza. Arcigno ma mai scorbutico, pronto ad ascoltare tutti ma allo stesso tempo non facile da influenzare, chi lo conosce bene lo definisce dotato di una intelligenza raffinata, ironico e mai banale, meticoloso e gran lavoratore. Al suo paese ha conquistato il 66% dei voti alle ultime politiche (Fratelli d’Italia il 46%) nel collegio uninominale di Treviso il 57,8% ( Fratelli d’Italia il 32%). segno tangibile che si tratta di uomo molto considerato e stimato nella sua terra. la strada da qui al 2025 è certamente lunga, ma certamente lui è della contesa e parte coi favori del pronostico, pur restando l’incognita di cosa deciderà di fare Zaia. Una sua ipotetica e certo non da escludere candidatura alle prossime europee spianerebbe la strada a de Carlo e certamente contribuirebbe a rasserenare i rapporti tra Lega e Fdi.