"Della Lega il prossimo sindaco di Roma", l'annuncio del consigliere Politi
Il consigliere del Carroccio in Campidoglio illustra perché Matteo Salvini può conquistare anche la Capitale
Il prossimo sindaco di Roma sarà della Lega, ne è assolutamente sicuro il consigliere comunale Maurizio Politi. Trentatrè anni, un passato politico da fondatore di Fratelli d'Italia, già consigliere municipale a Torpignattara, è stato eletto nel 2016 al Campidoglio in seno al partito di Giorgia Meloni per poi passare convintamente, qualche mese fa, alla Lega divenendo il primo, storico, rappresentante capitolino del Carroccio.
Intervistato da Fanpage.it, il sorridente Politi racconta l'evoluzione della Lega rivelando che gran parte delle (tantissime) adesioni romane al partito provengono dagli ambienti di Destra. Questo perché - egli dichiara: "Matteo Salvini ha cominciato a declinare in chiave post ideologica tutti i temi a noi cari". Fratelli D'Italia, invece, secondo l'onorevole Politi, ha continuato a rivolgersi solo agli elettori dell'ex Movimento Sociale ed è questo il motivo che, fra le righe, egli adduce al declino di consensi di FdI nella Capitale e al passaggio di suoi esponenti istituzionali al Carroccio.
Come già aveva ribadito in un'altra intervista, malgrado la Lega sia al governo con il m5s, il Carroccio romano rappresentato da Politi resta tuttavia tetragono all'opposizione a Virginia Raggi. Inoltre, egli sottolinea con orgoglio che la Lega è il primo partito in Italia, e il primo partito a Roma, lasciando quindi intendere neanche troppo velatamente che i tempi siano già maturi perché il Ministro dell'Interno faccia definitivamente breccia nel cuore dei romani.
Al punto che, si spinge a dire con ottimismo l'onorevole capitolino: "Roma vuole un sindaco della Lega e noi ci impegneremo con diligenza per darglielo". Un sindaco della Lega che, a suo parere, potrà essere sostenuto da un Centrodestra unito che magari, nella Capitale, troverà coesione proprio sulla figura di un candidato primo cittadino dell'Urbe eterna.
Partendo dalle dichiarazioni dell'onorevole Politi, e analizzando la situazione politica degli ultimi anni a Roma, con un Ignazio Marino sfiduciato dal suo stesso partito e prepensionato da intrighi di potere interni al Pd, e da una non brillante (per usare un eufemismo) amministrazione grillina della città, è alquanto probabile che il consigliere capitolino del Carroccio abbia ragione. E che dunque un aspirante sindaco leghista - specie se la luna di miele del Carroccio al governo dovesse proseguire nei termini attuali - non sia esattamente un'idea peregrina, una chimera evocata dal troppo ottimismo o una pia illusione, bensì una realtà decisamente possibile a verificarsi.
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