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Corte dei Conti, incontro col governo. Pnrr, i contabili esclusi dal controllo

di redazione politica

Approvato l'emendamento che prevede la proroga di un anno del cosiddetto scudo erariale ed esclude la Corte dei Conti dal "controllo concomitante" sul Pnrr

L'eventuale accertamento di gravi irregolarità gestionali, ovvero di rilevanti e ingiustificati ritardi nell'erogazione di contributi secondo le vigenti procedure amministrative e contabili, è immediatamente trasmesso all'amministrazione competente ai fini della responsabilità dirigenziale". L'emendamento insersice la dicitura: "ad esclusione di quelli previsti o finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza", quindi togliendo ai giudici contabili la possibilità di controllo sul Pnrr, che poteva essere chiesto anche dal Parlamento.

La riunione si era resa necessaria dopo i momenti di tensione legati alla presentazione degli emendamenti governativi al Dl Pa sui quali i magistrati contabili avevano espresso la propria contrarietà, riguardanti uno l'esclusione del Pnrr dal controllo concomitante della Corte dei conti e l'altro la proroga dello scudo per danno erariale di un anno. A presiedere l'incontro è il ministro degli Affari Ue, Raffaele Fitto. Presenti il presidente della Corte dei conti Guido Carlino, il presidente aggiunto Tommaso Miele, il procuratore generale Angelo Canale e il segretario generale Franco Massi. 

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