Politica
Draghi: "Per sconfiggere pandemia vaccini devono arrivare ovunque"
AMBIENTE: DRAGHI, PAESI POVERI PIU' DANNEGGIATI, IMPEGNO PER 100 MLD L'ANNO
Draghi: "Per sconfiggere pandemia vaccini devono arrivare ovunque"
"Sappiamo quale deve essere l'obiettivo della nostra azione politica. Vogliamo superare differenze su forniture vaccini", così il presidente del Consiglio Draghi nel suo discorso al G20 delle Religioni. / Palazzo Chigi
AMBIENTE: DRAGHI, PAESI POVERI PIU' DANNEGGIATI, IMPEGNO PER 100 MLD L'ANNO
"Il G20 è responsabile nel suo complesso di circa quattro quinti delle emissioni globali. Gli effetti dei cambiamenti climatici danneggiano però in modo particolare gli Stati più poveri. Nove dei dieci Stati più colpiti da eventi meteorologici estremi tra il 1999 e il 2018 non sono infatti economie avanzate. Questi Paesi hanno beneficiato meno di altri del nostro modello di sviluppo, ma ne sono le principali vittime". Lo ha rimarcato il premier Mario Draghi, nel suo intervento alla cerimonia conclusiva del G20 Interfaith Forum a Bologna. "Nell'incontro su ambiente, clima ed energia a Napoli, il G20 ha riaffermato l'impegno a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi e a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Intendiamo inoltre raccogliere finanziamenti pari a almeno 100 miliardi di dollari l'anno per aiutare i Paesi in via di sviluppo nella transizione ecologica". "L'Italia organizza insieme al Regno Unito la COP26 - ha poi ricordato il presidente del Consiglio - Papa Francesco, il Patriarca Ecumenico Bartolomeo e l'Arcivescovo di Canterbury hanno rivolto recentemente un appello alla comunità internazionale a ''scegliere la vita'', per tutelare anche le generazioni future. Nella conferenza di novembre a Glasgow dobbiamo rispondere positivamente a questo invito e prendere decisioni coraggiose che coinvolgano tutti gli Stati".
G20: DRAGHI, 'MAI STRUMENTALIZZARE RELIGIONE, DIALOGO E' BASE COESISTENZA CIVILE'
"La celebrazione delle diversità e del dialogo tra culture e religioni è essenziale per la coesistenza civile. Spesso lo capiamo solo quando è tardi: quando scontri e violenze non sono più evitabili. Oggi, come nei secoli che ci hanno preceduto. Nella sua storia, l'Europa è stata dilaniata dai conflitti religiosi. I leader politici hanno spesso ordinato questi massacri, o si sono girati dall'altra parte, illudendosi che questo fosse sufficiente per fuggire dalle proprie responsabilità. In certi momenti della storia, il non agire è immorale. La religione non deve essere mai strumentalizzata". Lo ha detto il premier Mario Draghi, nel suo intervento alla cerimonia conclusiva del G20 Interfaith Forum a Bologna. Dopo essersi soffermato sulla crisi afghana, sulla necessità di raggiungere i paesi più poveri con la vaccinazione nella lotta al Covid, di sostenerli nella sfida ambientale, il presidente del Consiglio ha concluso rimarcando come il dovere della politica sia "l'azione, preceduta, guidata dallo studio e dalla riflessione. In questo, voi autorità religiose avete un ruolo fondamentale. Risvegliate le sensibilità assopite dall'indifferenza o dai calcoli di convenienza. Richiamate la politica all'azione coerente con il vostro messaggio. Nei momenti più tragici della storia recente avete costruito ponti laddove il terrorismo e la guerra avevano eretto barriere. Avete esortato al rispetto delle differenze e al ripudio delle discriminazioni. E avete difeso con coraggio i diritti delle comunità che sono vittime di persecuzione. Le Proposte che avete presentato in questo forum, e che il G20 intende esaminare con attenzione, riaffermano la profondità del vostro impegno. E riaffermano l'importanza della conoscenza e dell'ascolto, senza i quali non può esserci un'autentica cultura della diversità, per il pieno riconoscimento dei valori che sono alla base della nostra umanità", ha concluso.
AFGHANISTAN: DRAGHI, 'UE NON PUO' IGNORARE DRAMMA, DOVERE TUTELARE CHI DECIDE DI LASCIARLO'
"La comunità internazionale, e il G20 che l'Italia presiede quest'anno, devono porsi come obiettivi primari il rispetto delle libertà e il mantenimento della pace. La crisi in Afghanistan ha riproposto con terribile urgenza queste priorità. Negli ultimi giorni, stiamo assistendo a immagini che ci riportano agli anni più bui nella storia del Paese. In particolare, alle donne, che negli scorsi venti anni avevano riacquistato diritti basilari, come quello all'istruzione, oggi rischia di essere vietato persino di praticare sport, reprimendo altresì la loro rappresentanza nel governo". Così il premier Mario Draghi, intervenendo alla cerimonia conclusiva del G20 Interfaith Forum a Bologna. "Come comunità internazionale - ha rimarcato il presidente del Consiglio - abbiamo un obbligo morale verso un Paese in cui siamo stati per venti anni; Un obbligo di aiuto umanitario, di prevenzione del terrorismo, di sostegno alla tutela dei diritti umani. L'altro dovere che abbiamo come Occidente, e in particolare come Europa, è la tutela di chi decide di lasciare l'Afghanistan. L'Italia ha aiutato circa 5.000 cittadini afghani a fuggire dagli enormi rischi a cui erano esposti. È stato uno sforzo significativo, di cui dobbiamo essere orgogliosi, ma che non può esaurirsi ora. L'Unione Europea non deve ignorare il dramma di queste persone, né la portata storica di questi eventi".
TERRORISMO: DRAGHI, 'OPPORSI A CHI VUOLE PRIVARCI VALORI IN NOME FEDE'
"La religione non deve essere mai strumentalizzata. Nei casi peggiori, è stata usata per giustificare la violenza, la privazione dei diritti fondamentali, o indirizzare il favore popolare verso fini politici molto terreni. Al terrore, alla sopraffazione anche subdola che vuole privarci dei nostri valori in nome della religione dobbiamo opporci. Per me la religione è amore e i suoi principi si difendono con fermezza ma con carità, non con l'avversione inconciliabile, o, peggio, con la guerra e il terrore". Lo ha detto il premier Mario Draghi, nel suo intervento alla cerimonia conclusiva del G20 Interfaith Forum a Bologna. Il presidente del Consiglio ha citato il pontefice. "Come ha detto Papa Francesco - ha ricordato - 'ostilità, estremismo e violenza non nascono da un animo religioso: sono tradimenti della religione'. Altrettanto fondamentale è tutelare la libertà religiosa, di opinione e di espressione. Il diritto di professare liberamente la propria fede e di esercitarne il culto, in privato o in pubblico. Di potersi convertire a una religione o abbandonarla, senza essere perseguitati. Di costruire la propria identità, fondata sul rispetto e non sull'odio". "Oggi invece assistiamo a un numero preoccupante di episodi di estremismo religioso e di conflitti tra diverse famiglie di fede - ha rimarcato - Lo abbiamo visto nei terribili attentati rivendicati da organizzazioni come l'Isis. Negli atti terroristici compiuti in nome del suprematismo bianco o cristiano. E nelle manifestazioni di antisemitismo, un fenomeno in preoccupante crescita. In alcuni casi, particolarmente odiosi, nei luoghi di culto. Spazi in cui si cercano conforto, speranza, protezione dall'odio. Questi eventi brutali vengono spesso usati per rappresentare un mondo diviso tra comunità contrapposte. Ma è utile ricordare che le vittime del terrorismo spesso condividono la stessa fede dei loro assassini. Il fanatismo colpisce tutti, indiscriminatamente", ha sottolineato Draghi.