Politica
Governo, Durigon: "La Lega è chiara: Salvini ministro dell'Interno". E su Trump: "I contro-dazi non funzionano: ci allontanano dagli Usa"
Intervista al vice-segretario della Lega Claudio Durigon

Claudio Durigon e Matteo Salvini
Durigon: "Via il Green Deal, modifiche concrete al Patto di Stabilità eliminando l'austerità come ha detto il ministro Giorgetti. Liberalizzare il mercato europeo ingessato da regole e vincoli imposti dai burocrati di Bruxelles"
"I dazi reciproci non vanno bene. Il congresso della Lega che si è chiuso ieri ha fatto un'analisi con una grande visione futura e lo stesso Elon Musk intervenuto a Firenze ha detto che il futuro è di zero dazi tra Europa e America. La guerra commerciale non fa bene alle borse, agli americani e nemmeno agli europei". Lo dichiara ad Affaritaliani.it il vice-segretario della Lega Claudio Durigon commentando l'ennesima giornata di forti cali sui mercati azionari non solo europei.
"Dialogo con gli Stati Uniti e riportare le persone giuste al tavolo per trovare una soluzione e fermare la guerra dei dazi. Poi - spiega l'esponente del Carroccio - c'è il problema delle regole della burocrazia di Bruxelles che ha messo dazi enormi agli italiani e a tutti gli europei ad esempio con il Green Deal e con regole che hanno imbavagliato le nostre imprese. E' il momento di liberalizzare e di lasciar lavorare le aziende togliendo controlli e vincoli che ci portano a brutte situazioni. Via il Green Deal, modifiche concrete al Patto di Stabilità eliminando l'austerità come ha detto il ministro Giorgetti. Liberalizzare il mercato europeo ingessato da regole e vincoli imposti dai burocrati di Bruxelles".
Alla domanda se il prossimo 15 aprile debbano scattare i contro-dazi dell'Ue contro gli Usa, Durigon è chiaro: "I contro-dazi allontanano ancora di più le parti. Bisogna trovare un percorso condiviso con gli Stati Uniti, cercare punti di intesa e non come qualcuno voleva fare i 'volenterosi' e mandare i soldati in Ucraina mentre Trump sta trattando con Zelensky per arrivare alla pace. Un atteggiamento, quello di chi voleva i cosiddetti 'volenterosi', che non porta alla pace ma la complica e mettendo a rischio una possibile escalation negativa. Fermarsi ora, sedersi al tavolo, capire le esigenze degli Usa per cui sono stati messi i dazi, capire quelli dell'Europa e trovare una soluzione concreta sotto l'ombrello della Nato".
Dal congresso della Lega è arrivata anche la richiesta che Matteo Salvini, riconfermato segretario federale fino al 2029, torni ministro dell'Interno. Durigon su questo punto afferma: "Durante un congresso c'è una attività di partito con una visione sul presente e sul futuro. Salvini ha subito una enorme ingiustizia se pensiamo prima alle chat di Palamara ('dobbiamo fermarlo a tutti i costi') e poi a un processo, quello Open Arms di Palermo, iniquo e ingiusto che si è concluso con un'assoluzione piena. Va ridato a Salvini ciò che gli è stato tolto. Piantedosi ha lavorato con il nostro segretario in passato e sta facendo il suo, ma in questo momento di grande insicurezza nel Paese e di immigrazione clandestina ancora troppo fuori controllo c'è bisogno di una forza politica al ministero dell'Interno. Serve una volontà politica con la P maiuscola e serve quindi che Salvini torni al Viminale. Questa è la posizione chiara e netta della Lega", conclude Durigon.
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