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Duro colpo all'autonomia leghista. 4 dimissioni nel comitato per i Lep

di redazione politica

Lasciano Amato, Gallo, Pajno e Bassanini. Esulta il Pd

"Se non erano bastate le posizioni dei tanti presidenti di regione, se non erano sufficienti i rilievi degli uffici competenti del Parlamento, oggi la lettera di Giuliano Amato, Franco Bassanini, Franco Gallo e Alessandro Pajno da il colpo finale al progetto dell’autonomia differenziata di Calderoli e della Lega". Lo dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

"Il merito della lettera demolisce lo scheletro di quel progetto di riforma dimostrando, se ancora ce ne era bisogno, che l’autonomia differenziata è solo una bandierina propagandistica del Carroccio che non ha possibilità di essere realizzata se non a costi che il Paese non si può permettere, pena l’ulteriore accentuazione delle diseguaglianze territoriali -spiega il presidente dei senatori del Pd-. Dalla lettera di dimissioni dal Comitato per l’individuazione del Lep emerge chiaro che la questione è quella dei costi dei livelli essenziali delle prestazioni, in pratica gli standard minimi di servizio pubblico essenziali per garantire in tutto il territorio italiano i diritti civili e sociali".

"Garantire questi livelli in maniera omogenea ha un costo, che alla luce delle scelte compiute nel ddl Calderoli rischia di essere imponente e di allargare ancora di più le diseguaglianze territoriali. A dimostrazione che la riforma della Lega non è gratis, perché non c’è riforma che sia a costo zero, e che a pagare sarebbero le regioni del Sud, già molto penalizzate in termini di garanzie di servizi", prosegue Boccia.