Politica
Ballottaggi, Pd perde tre 3 città? Dimissioni di Renzi da segretario
Pd, la minoranza prepara l'affondo contro Renzi
Precipita la situazione nel Partito Democratico. Matteo Renzi non attenderà i risultati dei ballottaggi di domenica in Italia perché prima in Russia da Putin e poi in America da Obama (in sostanza per relazionare al presidente Usa l'esito dei colloqui con il numero uno del Cremlino). Fatto sta che il premier ha messo le mani avanti e in questo modo sarà lontano da Roma proprio quando arrveranno i risultati del secondo turno delle Amministrative.
Ma, secondo quanto ha appreso Affaritaliani.it da fonti qualificate, nel caso in cui il Pd dovesse perdere in tre grandi città (Roma, Milano e Torino o Bologna) la minoranza chiederà le dimissioni di Renzi da segretario del partito. L'uscita di Massimo D'Alema poi smentita su Raggi e referendum istituzionale celava il piano della sinistra interna (sbagliando i tempi perché quelle cose non andavano dette prima dell'apertura delle urne). Il dado ormai è tratto. Pierluigi Bersani, Gianni Cuperlo e Roberto Speranza hanno già pronta la richiesta al segretario di lasciare la guida del Partito Democratico.
Il presidente del Consiglio ha cercato di depotenziare la mina dei sindaci ma se le cose dovessero andare male per il Pd - e stando ai sentiment questa possibilità esiste ed è concreta - si aprirà un durissimo scontro interno nel Pd. Uno scontro che metterebbe in serio pericolo anche la campagna per il referendum di ottobre, appuntamento chiave per il futuro del governo e del premier. La minoranza vorrebbe Lorenzo Guerini, uomo di mediazione, segretario ma Renzi ha già stoppato l'idea del vice unico (lo stesso Guerini) con maggiori poteri e quindi tutto lascia pensare che molto difficilmente accetti il diktat di Bersani & C. Si profila quindi un'estate molto calda per il Pd e per la maggioranza con le tensioni minoranza dem-verdiniani-alfaniani sempre pronte ad esplodere nuovamente in Parlamento (specie in Senato).