Politica
Mussolini e Comi per Forza Italia. Chi arriva al Parlamento europeo. Nomi
Parlamento europeo, chi entra dopo le elezioni del 25 settembre
Meno movimentata la situazione del sostituto di Calenda, Achille Variati, ex sindaco di Vicenza e sottosegretario al Viminale del governo Conte bis. Per il Partito democratico è un contentino, visto che riesce a recuperare un eurodeputato. Calenda era stato eletto con i dem, ma poi ha deciso di fondare Azione che ha tolto vagonate di voti al Pd. A Variati era stato addirittura offerto un posto in lista alle Politiche, ma lui ha declinato. “Ritengo giusto impegnarmi sul possibile incarico di parlamentare europeo (anche se durerà poco), per il quale ho ricevuto nelle scorse elezioni più di 50.000 preferenze dai cittadini, risultando nel Pd il più votato in Veneto e primo dei non eletti”, ha scritto sui social durante la definizione delle candidature. Ma la “ripescata” più mediatica di questo giro è senza dubbio Alessandra Mussolini, impegnata in queste settimane nel programma televisivo Tale e quale show, condotto da Carlo Conti.
A farle spazio è il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, che dopo una lunga carriera nel Parlamento europeo ha debuttato a Montecitorio. Mussolini ha ricoperto tre volte l’incarico di europarlamentare, oltre che di deputata e senatrice.
Il rapporto con i partiti a destra non è stato mai semplice: aderì ad Alleanza nazionale, accettando la svolta di Fiuggi, ma giunse alla rottura con Gianfranco Fini in seguito alle affermazioni sulle leggi razziali «male assoluto». Dopo un girovagare tra formazioni di destra radicale, Mussolini si è avvicinata a Berlusconi, che l’ha accolta nel Pdl, prima e in Forza Italia poi. Da nipote di Benito Mussolini, è sempre stata sotto i riflettori e il suo stile molto accalorato l’ha resa una delle ospiti preferite dei talk show. Così la capacità di stare davanti alla telecamera ha spalancato la porta per altre esperienze, come quella di Tale e quale show.
Singolare la vicenda che porta Maria Angela Danzì, del Movimento 5 Stelle, a Strasburgo: l’ex segretaria generale al Comune di Genova, durante l’amministrazione di Marta Vincenzi, fu scelta come capolista da Luigi Di Maio, all’epoca leader del M5S. Solo che non manca l’elezione, preceduta in termini di consensi da Eleonora Evi e Tiziana Beghin.
Nel frattempo Evi ha deciso di abbandonare i pentastellati, aderendo a Europa Verde che l’ha candidata alle Politiche, dandole la possibilità di mettere piede a Montecitorio. Intanto Giuseppe Conte ha assunto la guida dei 5 Stelle e Di Maio ha perso in malo modo la scommessa di Impegno civico, sparendo dai radar della politica. Così Danzì, esperta della Pubblica amministrazione e insignita del titolo di Grande ufficiale, si ritrova all’interno di un Movimento molto diverso da quello che l’ha candidata.
La Lega, si legge sempre su www.true-news.it, ci rimette qualcosa in questa rumba di spostamenti: ad Andrea Caroppo subentra l’abruzzese Elisabetta De Blasis, nata politicamente in Forza Italia, con cui entrò nel consiglio comunale dell’Aquila nel 2017, salvo poi passare con il partito di Matteo Salvini, che la candidò alle Europee. Tuttavia, nel 2020 De Blasis ha optato per l’adesione a Fratelli d’Italia e all’inizio del 2022 è tornata alla casa madre forzista.