Politica
Elezioni europee sondaggi vietati. FdI, Pd, M5S, Lega e... Ultimissimi rumor
Elezioni europee: che cosa dicono i sentiment tra i partiti a una settimana dal voto
Elezioni europee, FdI punta a tenere il 26%. Ottimismo nel Pd. E...
Una settimana all'apertura delle urne per le attese elezioni europee. Come noto, la diffusione dei sondaggi è vietata ma all'interno dei partiti continuano a ragionare e a studiare i trend. Il punto di partenza sono i dati delle Politiche del settembre 2022.
In casa Fratelli d'Italia ormai nessuno più parla del 30%, ipotesi remota, e, come ha detto più volte Giorgia Meloni l'obiettivo che sembra alla portata di mano è confermare il 26%. Ma qualche timore di restare sotto questa percentuale, anche se non di molto, c'è.
Restando nel Centrodestra si respira un cauto ottimismo in casa Lega. Matteo Salvini punta a superare il magro risultato delle Politiche anche se in molti sperano che il dato del Carroccio sia a doppia cifra è soprattutto che la Lega rimanga la seconda forza della coalizione di maggioranza davanti a Forza Italia. Tre gli elementi che fanno sperare Salvini: la candidatura del generale Roberto Vannacci che potrebbe rubare voti di destra a FdI, l'autonomia regionale che verrà votata alla Camera subito il voto come "regalo" soprattutto all'elettorato veneto e il popolarissimo piano Salva-Casa di Salvini abilmente approvato come decreto e subito in vigore poco prima delle elezioni.
Antonio Tajani continua a parlare del 10% come obiettivo ma la bufera giudiziaria ligure che ha travolto il Governatore Giovanni Toti potrebbe penalizzare Noi Moderati alleati degli azzurri. Resta l'obiettivo 10% ma qualche timore comincia a serpeggiare.
Nel quartier generale del Pd si conferma l'ottimismo nonostante le polemiche per le parole del candidato indipendente Marco Tarquinio sulla "Nato da superare". L'obiettivo del 20% - dicono in casa Dem - è alla portata di mano e qualcuno spera anche nel 21-22% avvicinandosi di molto a FdI.
Nel Movimento 5 Stelle sono sicuri di andare molto bene al Sud intercettando il voto degli orfani del reddito di cittadinanza, ma sanno anche che al Nord la situazione è ben diversa. E quindi è tramontata la speranza di superare il Pd e il Partito di Giuseppe Conte si accontenterebbe del 15%. Sotto questa percentuale sarebbe un risultato deludente.
Tra le altre formazioni, ottimismo in Stati Uniti d'Europa di Matteo Renzi ed Emma Bonino sul superamento della soglia di sbarramento del 4% e qualche preoccupazione in casa Azione e nell'Alleanza Verdi Sinistra. Libertà di Cateno De Luca spera nel miracolo del 4% ma già il 3 sarebbe un grande risultato.
Da valutare infine l'inevitabile calo dell'affluenza, che esperti stimano attorno al 50%. Chi colpirà rispetto alle Politiche? Questa è davvero una grande incognita che potrebbe risultare determinante.