Elezioni, Pd al 20% con lo ius soli approvato. Ecco l'incubo di Renzi
Ius soli, le manovre dietro e quinte di Renzi
"Se ci sarà la fiducia sullo ius soli il PD la voterà convintamente" ha affermato Matteo Renzi durante il suo intervento conclusivo alla conferenza programmatica dem. Attenzione alle parole: 'Se ci sarà la fiducia' e non 'il governo metta la fiducia'. L'ex premier ascolta e incassa gli appelli "solenni" dei vari Gentiloni, Minniti e Delrio (solo per citare alcuni nomi) affinché la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia diventi leggi prima dello scioglimento delle Camere, ma dietro le quinte lavora esattamente per l'obiettivo opposto e cioè per rimandare il tutto al dopo voto.
Il timore di Renzi è che il via libera definitivo allo ius soli, con il Centrodestra pronto a scatenare polemiche durissime e a raccogliere immediatamente le firme per un referendum abrogativo, costi molto caro al Pd in termini di voti. Il segretario dem dice che la politica non si fa guardando ai sondaggi, ma ha anche letto e studiato le ricerche riservate che danno il PD in caduta libera, addirittura fin verso il 20%, qualora il provvedimento sulla cittadinanza diventasse legge a pochi mesi dalle elezioni politiche.
In pratica, il Pd non vincerebbe che in 30-40 collegi (tutte le Regioni ex rosse) consegnando il Paese a Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Ecco perchè Renzi misura le parole con cautela. Non può smentirsi e smentire i suoi, quindi appoggia pubblicamente lo ius soli, ma non può nemmeno rischiare un ulteriore tracollo di voti, quindi non chiede che venga messa la fiducia. Vuoi vedere - dicono alcuni parlamentari dem - che il Centrodestra spera nell'ok alla legge per poi conquistare l'Italia con il tracollo del PD a inizio 2018? E Renzi lo sa perfettamente...