Elezioni Renzi - Alfano, ecco l'accordo Pd - Ap. Dodici collegi "sicuri"
Elezioni 2018, alleanza tra Pd e Alternativa Popolare. Il 3% è un miraggio per Alfano
Elezioni 2018. Pronta l'alleanza tra il Partito Democratico e Alternativa Popolare. Nonostante il ministro Angelino Alfano insieme al coordinatore di Ap Maurizio Lupi abbiamo assicurato solo qualche giorno fa che andranno da soli alle urne, dietro le quinte è pronto l'accordo politico - elettorale in vista del voto. D'altronde il segretario dem ha esplicitamente fatto riferimento ad una intesa con il centro nel suo discorso alla Direzione Nazionale del Pd.
Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, l'alleanza Renzi-Alfano prevede otto collegi uninominali considerati "sicuri" per Alternativa Popolare alla Camera e quattro al Senato. Tra i "salvati" dal Pd ci sarebbero, oltre al ministro degli Esteri e a Maurizio Lupi, anche la titolare del dicastero della Salute Beatrice Lorenzin e il pasdaran anti-Salvini e anti-populisti Fabrizio Cicchitto. Per Alfano si tratta quasi di una scelta obbligata.
Alle ultime elezioni regionali siciliane, suo storico bacino di voti, Ap si è fermata a un misero 4,2%, superata perfino dalla lista Fratelli d'Italia-Lega e dall'Udc, restando fuori dall'Assemblea regionale. I sondaggi a livello nazionale stimano l'ex Ncd intorno al 2% (alcuni anche meno) con punte perfino sotto l'1% in vaste zone del Nord e del Centro, ad esempio in Veneto, in Friuli Venezia Giulia e in Emilia Romagna. Correre da soli alle prossime elezioni significherebbe, salvo miracoli, l'addio alla rappresentanza parlamentare visto che superare la soglia di sbarramento fissata al 3% sembra una chimera.
Insomma, l'incubo del flop modello Fli di Gianfranco Fini, anche lui ex delfino di Berlusconi, incombe. Ed ecco quindi pronta l'alleanza con Renzi che assicura complessivamente dodici seggi tra Montecitorio e Palazzo Madama. In cambio basterà che Ap superi l'1% a livello nazionale (pur restando sotto il 3) che, grazie alla nuova legge elettorale, quei voti andranno al Pd e al resto della coalizione per l'attribuzione dei seggi.
E' evidente, però, che questa scelta di Alfano potrebbe provocare un nuovo smottamento in Alternativa Popolare e altre fuoriuscite, soprattutto di chi non verrà inserito nei dodici collegi "sicuri", verso la nasente 'quarta gamba' popolare, moderata e liberale del Centrodestra.