Politica

Energia, Pichetto Fratin ad Affaritaliani.it: "Non mi aspetto aumenti elevati subito, ma per i prossimi mesi preoccupa la speculazione"

"La chiusura della pipeline ucraina non interessa all'Italia"

Di Alberto Maggi

Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ad Affaritaliani.it


"C'è stato certamente un aumento dei prezzi, secondo gli analisti, legato alla chiusura della pipeline che passa dall'Ucraina. Ma era già stata annunciata da qualche mese e quindi in gran parte è già stata scontata dal mercato. Di conseguenza, nell'immediato non mi aspetto aumenti particolarmente elevati, non ho questo timore. Anche se la preoccupazione è che si innesti un sistema di speculazione nei contratti a breve che potrebbe incidere sulla valutazione dei prossimi mesi". Con queste parole Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda sulle preoccupazioni di un forte aumento delle bollette di gas e luce, si parla anche del 30% in più, dopo lo stop delle forniture dalla Russia attraverso l'Ucraina. "Non credo in una esplosione dei prezzi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi", sottolinea il ministro. "L'aumento del 30% c'è in gran parte già stato rispetto al 2024, è già prezzato come si usa dire. Poi le variazioni più o meno giornaliere ci sono sempre. Ieri il prezzo del gas alla Borsa olandese ha superato i 50 euro al megawattora e sette o otto mesi fa era intorno ai 36-40 euro. Quindi capiamo bene che questo aumento del 30% circa c'è già stato".

Quanto allo scorte dell'Italia e se possiamo stare tranquilli per tutto l'inverno, Pichetto Fratin spiega: "Noi siamo assolutamente tranquilli sulla quantità, abbiamo riserve e un flusso abbastanza continuo salvo oscillazioni legate a eventuali manutenzioni da qualche parte. Poi nei prossimi mesi arriverà anche il rigassificatore di Ravenna che porterà altri cinque miliardi di metri cubi di gas alla nostra potenza di fuoco. Sotto l'aspetto quantitativo non ci sono preoccupazioni particolari, ci può essere però la speculazione internazionale sui prezzi spot, sui contratti a breve, sul mercato olandese. La chiusura della pipeline ucraina non interessa all'Italia in termini di sicurezza degli approvvigionamenti: i circa 5 miliardi di smc di gas russo importati nel 2024 - ed in parte riesportati - sono arrivati per ragioni commerciali e non per necessità di copertura del fabbisogno nazionale. Ma ci sono Paesi europei come l'Ungheria o la Slovacchia che dipendono quasi totalmente dal gas della Russia e questa tensione sul fronte occidentale può portare alla speculazione sui prezzi di cui parlavo prima", conclude il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin.

Leggi anche/ Più soldi in busta paga tra gennaio e febbraio, aumenti e arretrati in arrivo. La promessa di Zangrillo - Affaritaliani.it