Politica

Fi, Berlusconi: "Sto meglio, ma è un male insidioso. Ddl Zan? Grave errore"

L'ex premier boccia la mossa Toti-Brugnaro di fondare un nuovo partito di cdx: "Non andranno da nessuna parte"

Fi, Berlusconi: "Sto meglio, ma è un male insidioso. Ddl Zan? Grave errore"

Silvio Berlusconi torna a parlare dopo mesi di silenzio, dovuti al peggioramento delle sue condizioni cliniche post Covid. "Ora sto meglio. Per fortuna sto gradualmente migliorando, tanto è vero che - spiega Berlusconi al Giornale - posso darvi quest’intervista. I medici mi hanno finalmente autorizzato a riprendere un minimo di attività, pur senza ancora uscire di casa. La prima cosa che voglio dire a voi e a tutti gli italiani è un grazie dal profondo del cuore per l’attenzione e la partecipazione che ho avvertito intorno a me in questi mesi difficili. La solidarietà e l’affetto che mi sono stati espressi da tanti italiani mi hanno non soltanto commosso, ma mi hanno dato la forza di affrontare una sfida difficile: quella con le conseguenze e le complicanze di un male insidioso e tremendo, lo stesso che ha seminato tanti lutti e tanto dolore in Italia e nel mondo".

Berlusconi, boccia il Ddl Zan. "Da liberale, - prosegue il leader di Forza Italia al Giornale - penso che sia un grave errore, perché non allarga la platea dei diritti e pone una grave questione di libertà. Io sono ovviamente per l’assoluta parità fra tutti i cittadini, che sono portatori di diritti in quanto persone". Idee chiare anche sulla futura leadership nella coalizione. "Giorgia Meloni è una risorsa importante. In ogni caso il futuro premier, se il centrodestra governerà il Paese, lo sceglieranno come sempre gli elettori, decidendo a quale partito dare più voti. Rimane il fatto che un centrodestra plurale è essenziale. Noi siamo orgogliosi della nostra identità liberale, che ci rende diversi da tutti gli altri, e che vogliamo non solo preservare ma consolidare».

Netto anche il giudizio sul nuovo partito di centrodestra Coraggio Italia di Toti e Brugnaro. "Mi ha rattristato, perché fa l’opposto di quello che sarebbe necessario: unire le forze per rilanciare una grande area liberale, cattolica, europeista, garantista, di governo del Paese. Questo è anche per il futuro il ruolo insostituibile di Forza Italia. Tutti i tentativi di frammentazione accaduti finora hanno avuto vita breve e nessuna prospettiva politica. Non capisco perché questa volta dovrebbe essere diverso. Per noi cambia poco, ma mi dispiace che alcuni amici parlamentari di Forza Italia si siano prestati ad una delle tante operazioni di palazzo, senza seguito nel Paese, che non li porterà da nessuna parte".