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Fi, Licia Ronzulli verso il Terzo Polo: la telefonata con Renzi è un indizio

L'ex fedelissima del Cavaliere, ormai sempre più ai margini nel partito, potrebbe accettare la corte di Italia Viva, con lei in uscita anche altri 15

Licia Ronzulli e quella scissione in Forza Italia ormai inevitabile

Silvio Berlusconi sembra aver fatto la sua scelta, Forza Italia si sposterà più a destra, sposando la linea governista. In questo senso va vista la decisione di cambiare il capogruppo alla Camera Cattaneo, sostituito da Barelli. Una prospettiva politica comune, certo. Ma anche nomine, interessi economici e giudiziari. Ecco cosa c’è dietro - si legge su Repubblica - al patto segreto fra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, che ha portato – con la regia della famiglia del Cavaliere, della compagna Marta Fascina e Antonio Tajani – al ribaltone interno a Forza Italia. Cioè al ridimensionamento dei “custodi” della linea critica nei confronti del governo – i capigruppo Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo – e alla decisione conseguente di un abbraccio più forte con Fratelli d’Italia. L’orizzonte, come affermato da Berlusconi e Tajani, sono le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Si punterà a un’alleanza fra il Ppe (partito cui fa capo Forza Italia) e i Conservatori di Giorgia Meloni, per ribaltare gli attuali assetti della commissione e mettere ai margini i socialisti.

Tajani, - prosegue Repubblica - che dei popolari europei è vicepresidente, lavora per questo. Nel frattempo, il nuovo asse dovrebbe rafforzare il governo nel rapporto con Bruxelles, senza voci dissonanti sui dossier più rilevanti, dai migranti all’Ucraina. Nell’accordo c’è spazio anche per alcune nomine nelle partecipate di Stato gradite a Berlusconi: in primis quella di Paolo Scaroni, ex ad di Enel ed Eni e oggi presidente del Milan, destinato ad avere un ruolo nella stessa Enel o in Leonardo. Il tutto in un quadro di malessere silente, fra i parlamentari della cosiddetta “corrente Ronzulli” che – sottovoce - danno per fisiologico l’allontanamento da un partito che considerano “finito”. Sono almeno una quindicina. Si guardano in giro e non parlano, anche perché molti di loro – Ronzulli e Cattaneo, ma anche Mulé, Barachini, Mangialavori – hanno incarichi istituzionali o di partito che consigliano prudenza. Le sirene non mancano: fra le numerose telefonate giunte a Licia Ronzulli dopo la rivoluzione interna, c’è quella di Matteo Renzi, uno dei leader del Terzo Polo. L'ex fedelissima di Berlusconi potrebbe decidere di lasciare Forza Italia per approdare in Italia Viva.