Politica
Forza Italia, Berlusconi si clona e vara 5 nuove liste: tutti i nomi
Forza Italia Berlusconi, il piano per le elezioni politiche (e per il dopo voto)
Tornano le schede elettorali lenzuolo, quelle tipiche degli anni '90 e delle sfide tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Con il Rosatellum 2.0, sempre se la riforma otterrà il via libera del Parlamento (il rischio franchi tiratori è dietro l'Aula sui voti segreti), l'ex Cavaliere sta preparando una sorta di clonazione di Forza Italia con l'obiettivo di dar vita a tanti partiti, liste e movimenti da affiancare all'ormai classico tridente del Centrodestra. L'obiettivo vero, come Affaritaliani.it ha scritto (leggi qui), non è tanto quello di vincere le elezioni con il tandem Salvini-Meloni (il leader azzurro non vuole un esecutivo guidato dal segretario della Lega) quanto quello di avere il maggior numero di deputati e senatori a lui vicini per poi, dopo il voto, trattare con il Pd (ma non con Matteo Renzi) la nascita di un governo di larghe intese probabilmente ancora guidato dal mite Paolo Gentiloni.
Ed ecco il progetto di Berlusconi. Forza Italia aprirebbe ad esponenti della società civile, soprattutto imprenditori e manager, che verrebbero candidati nelle proprie liste, garantendo comunque una quota di seggi ai fedelissimi. Ma la vera novità, consentita dal Rosetellum 2.0 (36% di parlamentari eletti con l'uninominale in coalizione e 64% con il proporzionale) è la proliferazione delle liste sorelle. La prima sarà certamente quella del Movimento Animalista che già ha iniziato a fare politica sul territorio. Michela Vittoria Brambilla ha affermato che il 3%, soglia prevista per ottenere seggi, "è alla portata". E un partito a difesa dei diritti degli animali, stando ai sondaggi riservati dell'ex Cav, sarebbe trasversale e in grado di rubare consensi anche alla sinistra e ai grillini.
Ci sono poi i cosiddetti popolari e moderati, una lista che nascerebbe intorno al movimento Idea di Gaetano Quagliariello e a Energie per l'Italia di Stefano Parisi. Obiettivo raccogliere quella parte consistente di Alternativa Popolare che non intende seguire Angelino Alfano (e in Sicilia per le prossime Regionali ci sono già stati diversi passaggi da Ap al Centrodestra). Da valutare la partecipazione di Raffaele Fitto con Direzione Italia e di Flavio Tosi con Fare!. Probabile anche l'ingresso degli ex ministri Raffaele Costa e Mario Mauro.
Un'altra ipotesi allo studio è quella della lista dei sovranisti che ruoterebbe intorno a Gianni Alemanno e Francesco Storace, alla quale potrebbe aderire anche Fitto, che punterebbe soprattutto a far concorrenza alle destre di Salvini e Meloni. Ma non finisce qui. Sul tavolo anche un rassemblement liberale-socialista-repubblicano che nascerebbe dalla collaborazione di Stefano De Luca, Stefano Caldoro (giù presidente della Regione Campania dal 2010 al 2015) e Francesco Nucara.
Infine i post-democristiani di Gianfranco Rotondi (leader di Rivoluzione Cristiana) cercherebbero di mettere in piedi una lista che si rifà al passato dello scudo-crociato ma che, se fosse a rischio quorum, potrebbe rientrare in Forza Italia.
Fin qui le liste. Berlusconi starebbe anche lavorando per far rientrare nel progetto alcuni dei vecchi volti azzurri, magari tra i popolari-moderati o tra i liberali-socialisti-repubblicani, come Antonio Martino, Giuliano Urbani e l'ex presidente del Senato Marcello Pera. E, perché no, anche i verdiniani di Ala avrebbero assicurato un posto in una delle tante liste satellite se non direttamente in Forza Italia.