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Borse a picco, Forza Italia: "La Bce valuti se svalutare l'euro, gas via da Amsterdam, stop al Green Deal e...". La ricetta degli azzurri

Maurizio Casasco, responsabile economico, ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi

"Il primo punto è quello di discutere con gli Stati Uniti per dimezzare i dazi e parallelamente pensare anche all'economia reale, visto che l'instabilità sui mercati finanziari è causata anche dall'ansia"


"Lo dirà il tempo se Trump ha commesso un grande errore, per ora pare di sì. Ciò che serve ora è mantenere i nervi saldi. La situazione è molto preoccupante sui mercati finanziari ma oltre alle decisioni sui dazi incide anche l'ansia". Maurizio Casasco, responsabile economico di Forza Italia, intervistato da Affaritaliani.it, commenta l'ennesimo crollo delle borse mondiali dopo i dazi Usa imposti dal presidente Donald Trump.

"L'Europa deve rimanere unita e la risposta deve essere europea. Il primo punto è quello di discutere con gli Stati Uniti per dimezzare i dazi e parallelamente pensare anche all'economia reale, visto che l'instabilità sui mercati finanziari è causata anche dall'ansia. Occorre affrontare il tema dell'abbassamento dei costi di produzione almeno di un 10-15% e in Italia vanno utilizzati tutti i fondi del Pnrr e quelli di coesione per ottenere questo risultato", sottolinea l'esponente azzurro.

"L'altro grande passaggio da fare immediatamente è quello del mercato unico dell'energia e svincolare il prezzo del gas dal mercato di Amsterdam che porta troppa speculazione. Azzerare poi completamente l'orologio del Green Deal in ogni suo dettaglio e puntare sulla neutralità tecnologica e intervenire sullo stop per le auto tradizionali al 2035 spostando in avanti questa data. L'Europa produce il 7% di CO2 mondiale e l'Italia l'1% e quindi o si interviene globalmente o questa battaglia green è inutile e danneggia sola la nostra economia reale e sociale", osserva Casasco.

"Altro punto importante come sta facendo il ministro Tajani è quello di cercare nuovi mercati per l'export che rappresenta già il 40% del nostro Pil. Occorre abbassare i costi di produzione oltre che sui prezzi dell'energia anche eliminare e non solo spostare il CBAM (tassa sull'importazione di molte materie prime come acciaio e alluminio, ndr). Non ha senso pagare, ad esempio dalla Turchia, l'acciaio e poi il prodotto finito non ha alcuna tassa. Questo penalizza un Paese come il nostro che ha un'economia di trasformazione. Eliminiamo i dazi creati da noi stessi. E infine importantissimo è il ruolo della Banca Centrale Europea che non deve seguire la Federal Reserve (negli Usa c'è un rischio inflazione) ma la Bce deve vigilare ed essere attenta sul cambio della moneta eventualmente svalutando l'euro che si è troppo apprezzato nei confronti del dollaro", conclude il responsabile economico di Forza Italia Casasco.

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