Politica

Berlusconi tratta con Alfano-Verdini. Ecco il polo dei moderati

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Su Forza Italia aleggia lo spettro della scissione

Lo strappo a Roma con Salvini e Meloni, "i due ragazzoti" li chiamano ad Arcore, rischia davvero di cambiare il volto del Centrodestra italiano. Silvio Berlusconi - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - avrebbe avuto nelle ultime ore contatti con alcuni esponenti di Ala (il gruppo fondato dall'ex coordinatore del Pdl Denis Verdini), dell'Ncd-Area Popolare di Angelino Alfano, di Scelta Civica e dell'Udc di Pierferdinando Casini.

Il timore dell'ex Cavaliere è quello di restare in mezzo tra Renzi e i suoi alleati e la destra formata da Lega e Fratelli d'Italia. E se Salvini e Meloni procedono spediti verso la formazione di una 'Lega Nazionale' modello FN di Marine Le Pen (clicca qui per leggere il progetto), il leader di Forza Italia metida e lavora alla controffensiva.

Una strategia, certamente non facile da mettere in pratica, ma che porta ad un riavvicinamento con chi negli anni e nei mesi scorsi è uscito prima dal Pdl e poi da Forza Italia per andare verso il centro. L'idea di Berlusconi è quella di un rassemblement moderato, cattolico e liberale che si ispiri al Partito Popolare Europeo e che possa competere con gli "estremisti" del Carroccio e di Fdi.

Il problema, però, è che c'è tutta una parte di azzurri che intende continuare nell'accordo con Salvini e Meloni, modello Stefano Parisi a Milano e soprattutto Lombardia (Maroni), Veneto (Zaia) e Liguria (Toti). La Forza Italia 'nordista', quella uscita sconfitta dalla partita sulla candidatura di Roma, non accetta di tornare tra le braccia di Alfano e Verdini e magari di Renzi.

I due schieramenti all'interno del partito stanno cercando una difficile convivenza ma nel momento in cui si andrà alle elezioni politiche e andrà fatta una scelta di campo netta e precisa lo spettro della scissione, che per ora viene ufficialmente smentita da tutti, rischia di tornare prepotentemente a minacciare l'unità di Forza Italia. Qualunque sia la scelta finale dell'ex Cavaliere qualcuno tra gli azzurri resterà deluso e scontento. E quindi potrebbe verificarsi una scissione verso destra o in alternativa verso il centro. Ma tenere insieme le due anime del partito quando si andrà al voto per il Parlamento sembra per Berlusconi davvero una missione impossibile.