Politica

Fusaro, profeta dei proletari precari. Ma va a pranzo con il reale Savoia

Magaldi: "Fusaro e poltrone, da quella chiesta alla Lega (in cambio del congelamento di Vox Italia) al pranzo con Emanuele Filiberto di Savoia"

Il presidente del Movimento Roosevelt: l'aspirante leader del rossobrunismo all'italiana "attovagliato" con eredi della real casa e notabili liberali. E non ha ancora smentito le voci secondo cui avrebbe appena bussato a Salvini e Meloni per chiedere una candidatura in Parlamento alle prossime elezioni. Che ci fa, il profeta dei nuovi proletari precarizzati, a tavola col notabile liberale Gabriele Albertini e con Emanuele Filiberto di Savoia? Se lo domanda Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e gran maestro del Grande Oriente Democratico, di fronte alla foto di Diego Fusaro (postata dallo stesso filosofo torinese) a pranzo con l'ex sindaco di Milano e con il rampollo di casa Savoia. "Peraltro - aggiunge Magaldi - Fusaro non ha ancora smentito le voci circostanziate secondo cui avrebbe chiesto una poltrona alla Lega e a Fratelli d'Italia: in cambio di una candidatura in Parlamento avrebbe "congelato" Vox Italia, il movimento "rossobruno" che ha appena creato".

Severo il giudizio di Magaldi su Vox Italia: un esperimento velleitario, così estremistico da risultare innocuo per il potere eurocratico e neoliberista che dice di voler combattere. Idem Fusaro: "E' sempre alla ricerca spasmodica di visibilità, e in televisione funziona come divertente sparring partner dei politici di peso". Ora "si attovaglia" anche con gli eredi dei Savoia, nonostante si proponga come "il cantore del riscatto del proletariato". Inutile stupirsi: "Si sa che i monarchi e i loro discendenti amano i giullari", afferma Magaldi, sarcastico. Per contro, su Twitter, Fusaro ha scritto che il suo è stato "un pranzo di discussione filosofico-politica". Magaldi si dice pronto a un "amabile confronto" con Fusaro: "Ma temo che scappi - aggiunge - essendo abituato a confrontarsi filosoficamente con Albertini ed Emanuele Filiberto, due personaggi che non sapevo essere inclini alla speculazione filosofica".