Politica
Giorgetti, ecco (se è proprio necessario) come tassare le criptovalute... Lettera aperta al ministro
Criptovalute, lettera aperta al ministro Giancarlo Giorgetti
Caro ministro Giorgetti, le criptovalute? Se proprio serve si applichino due tassazioni, ossia...
On.le Ministro Giorgetti,
le scrivo queste poche righe perché Lei ha detto che: “accetta tutte le proposte in merito alla tassazione delle criptovalute” ergo questa è la mia proposta. Se è proprio necessario tassare chi compravende criptovalute, nei mercati regolamentati e non, allora potrebbe applicare due tassazioni: la prima sul bonifico che viene fatto in entrata e in uscita dalla conversione in euro (questo vale anche per gli investimenti in fondi, gestioni, etf, italiani o esteri, ecc.); la seconda è quella di applicare la tassa del 26% come se fosse una plusvalenza azionaria.
Faccio un esempio: se investo 10.000 euro pago per il bonifico il 10% ossia 1.000 euro; poi quando vendo, supponiamo di avere una plusvalenza del 50% pagherò 1.500 euro per il bonifico ed il 26% sulla plusvalenza al lordo del bonifico, 1.300 euro, per un totale allo Stato di € 3.800, molto di più del 46% sulla mera plusvalenza. Questo è per le criptovalute.
Poi se mi permette, Le vorrei suggerire di applicare la tassazione del 10% sui bonifici d'acquisto alle e-commerce, che oggi fatturano circa 68 miliardi di euro, ma lo stato ricava solo qualche centinaio di milioni mettendo in crisi i commercianti che chiudono per una concorrenza, se vuole, un po' “sleale”, incassando in questo caso € 6.800.000.000 (seimiliardiottocentomilioni).
Grazie per la Sua cortese attenzione.