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Politica
Beppe Grillo irrompe a Roma e fa lo show. Nodi nel M5S ma dissenso si riduce
Foto www.beppegrillo.it

"Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler accontentare tutti". (Platone)". Lo scrive Beppe Grillo su Fb pubblicando la foto delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. Beppe Grillo irrompe a Roma e fa un vero e proprio show. Non solo con i vertici del Movimento, ma anche con il premier incaricato Mario Draghi. Rompe gli schemi, si prende piu' tempo del previsto nelle consultazioni, il confronto con l'ex numero uno della Bce non avviene con il solito rituale, il fondatore M5s e' un fiume in piena. A Draghi Grillo ribadisce tutta la disponibilita' del Movimento, chiede un esecutivo di rottura, che vada oltre i canoni tradizionali, come quando propone un ministero per la Transizione ecologica, unendo gli attuali dicasteri dell'ambiente e dello sviluppo economico.

Al premier uscente Conte, secondo quanto si apprende da fonti informate, Grillo avrebbe consigliato di fare il ministro del 'Recovery', anticipando che in caso di disponibilita' del giurista pugliese, avrebbe proposto la sua candidatura a Draghi. Conte pero' avrebbe spiegato di non voler percorrere la strada dell'ingresso in prima persona nel governo. Il nodo comunque verra' sciolto nei prossimi giorni, quando si comincera' a parlare della squadra. Nel vertice con i big M5s il fondatore ha citato radio Londra, come simbolo della "resistenza", poi su facebook ha fatto riferimento a Platone, "non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler accontentare tutti". Anche Casaleggio, racconta chi era presente all'incontro con i 'big' M5s, si sarebbe detto d'accordo sulla necessita' di andare a vedere le carte del presidente del Consiglio incaricato.

Il Movimento 5 stelle punta a muoversi insieme ai dem e a Leu,proprio per salvaguardare l'alleanza del Conte 2. Chiede una maggioranzapolitica, ma ancora piu' precisamente che si riparta proprio dallavecchia maggioranza, senza dimenticare la manovra ordita, secondo ipentastellati, da Italia viva contro Conte. 

Secondo quanto siapprende il dissenso M5s a palazzo Madama, dopo gli interventi di Grilloe Conte (quest'ultimo ha spiegato che occorre guardare agli interessidel Paese e non a quelli personali), si sarebbe ridotto, anche serestano i mal di pancia e i nodi da sciogliere. E' soprattutto l'ala di Di Battista a restare ancora sulle barricate. Ritiene che sia sbagliato aprire le porte a Draghi. Al momento il fronte del 'no a Draghi senza see senza ma' sarebbe composto da una quindicina di senatori. "Magari -osserva un esponente M5s - potra' essergli concesso di non venire ilgiorno della fiducia...". In realta' lo stesso Grillo avrebbe sostenutoche non e' ancora il momento di dire si' o no a Draghi, prima occorrera'capire se ci saranno le condizioni per entrare nel governo. E potrebbecomunque esserci il voto su 'Rousseau'. Tra le richieste poste sultavolo la necessita' di non indebolire misure 'identitarie' come ilreddito di cittadinanza e il Superbonus. Draghi, nell'incontro con ladelegazione pentastellata, ha preso appunti, ha ribadito l'importanza dirisolvere problemi come quello della disoccupazione e del rilancio degliinvestimenti ma il si' ufficiale del Movimento 5 stelle arrivera' soloin un secondo momento. Una delle questioni 'aperte' nel Movimento 5stelle e' la presenza o meno della Lega nell'esecutivo. Grillo e lostesso premier uscente Conte non avrebbero nascosto le proprieperplessita' sull'eventualita' di ritrovarsi di nuovo insieme a Salvinima e' soprattutto il fronte pentastellato a palazzo Madama a dire noalla Lega in maggioranza. Da qui la necessita' che la partita si giochifino in fondo. "E' solo all'inizio", dice un 'big' del Movimento 5stelle."Come fara' Draghi a tenere dentro il Pd da una parte e la Legadall'altra? Penso che dovra' scegliere", osserva una fonte M5s. Ma l'alache spinge per un accordo con Draghi rimarca come con la Lega M5s siariuscito a portare a casa il reddito di cittadinanza, che piuttostol'anomalia sara' governare con Berlusconi. In ogni caso e' Draghi chedovra' fare le sue scelte, ai suoi interlocutori ha spiegato chepresentera' un programma, che ha rispetto delle scelte parlamentari mache occorrera' piu' che altro guardare alle urgenze del Paese, a partiredall'emergenza sanitaria, economica e sociale. 

Governo, da Grillo punti e ministeri: "Fondere ambiente e sviluppo economico"

In mattinata Beppe Grillo aveva scritto sul suo sito un post dal titolo "In alto i profili", indicando punti e ministeri per un nuovo governo. Creare "un ministero per la transizione ecologica" al quale affidare la politica energetica e la riduzione alle "societa' benefit" dell'imposta sul reddito di impresa. "Le fragole sono mature. Le fragole sono mature", ha scritto nel post Grillo, che ha partecipato all'assemblea dei vertici M5s prima delle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.

CREARE UN MINISTERO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

ENERGIA AL MINISTERO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

MENO IMPOSTA ALLE SOCIETÀ  BENEFIT

CONSIGLIO SUPERIORE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

RIDURRE SUSSIDI AMBIENTALMENTE NOCIVI (20 miliardi)

Grillo indica la sua strada per la sostenibilita' che passerebbe per "fondere in un ministero per la transizione ecologica gli attuali ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico. Come hanno fatto Francia e Spagna, e altri Paesi". "Nominare ministra/o un persona di alto profilo scientifico e di visioni". E prosegue con il "dare la competenza della politica energetica al nuovo Ministero per la transizione ecologica o almeno all'eventuale superstite Ministero dell'ambiente.

Come e' in Francia, Svizzera e altri paesi". Secondo il fondatore del Movimento 5 Stelle bisognerebbe inoltre "ridurre alle 'societa' benefit' e a quelle che lo diventino l'imposta sul reddito d'impresa dall'attuale 24% (ora uguale per tutte le imprese) al 20% per grandi "societa' benefit, es. con piu' di 5 milioni di fatturato); al 15% per "Pme societa' benefit". "Se grandi societa' come Enel, Eni, Barilla, etc diventassero Benefit, sarebbe una rivoluzione. Es. Danone e' una "societa' benefit", scrive ancora.

Inoltre, continua Grillo nel post, bisognerebbe "creare anche in Italia, come in Germania, Francia e altri Paesi, un Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile con pochi membri, in numero dispari tra 5 e 9, composto di personalita' di altissimo profilo scientifico, nominate dal presidente della Repubblica per un lungo mandato (5-10 anni). Una specie di "Corte suprema per lo sviluppo sostenibile".Con valore consultivo, ma con grande autorevolezza e intensa comunicazione pubblica". "Calendarizzando la riduzione con urgenza. Con ammortizzatori tecnici/fiscali/sociali per le categorie svantaggiate (es. agricoltori)". "La Commissione europea ci dice: volete spendere i nostri 80 miliardi per ridurre l'impatto ambientale, ma state spendendo i vostri 20 miliardi con sovvenzioni che lo aumentano" conclude Grillo. 

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