Politica
Governo, la poltrona di Azzolina traballa. E' lei la pedina per il rimpasto
L'esecutivo ha individuato nella ministra della Scuola il punto debole. A settembre la partita decisiva con il rientro in presenza nelle classi
Governo, la poltrona di Azzolina traballa. E' lei la pedina per il rimpasto
Lucia Azzolina è l'anello debole del governo, la pedina sacrificabile per dare il via ad un rimpasto dei ministri a settembre. Se il piano Scuola dovesse rivelarsi un flop le sue dimissioni - si legge su Repubblica - sarebbero la mossa decisiva per dare un nuovo assetto all'Esecutivo. L’invito a dare una mano alla ministra nei suoi giorni più difficili è arrivato dallo stesso presidente del Consiglio Conte. Allarmato dal clima creato intorno alla scuola, dagli attacchi scomposti dell’opposizione ("Azzolina non è in grado neanche di pulirle, le scuole2, dice Matteo Salvini) e da quelli sempre più duri dei sindacati.
Al ministero dell’Istruzione raccontano che certo, è stato un errore fare uscire le bozze delle linee guida senza parlare delle risorse aggiuntive che probabilmente arriveranno. Che devono arrivare. In una riunione tra il premier e i capi delegazione della maggioranza, lunedì, si è parlato di una cifra che va dai 500 milioni al miliardo di euro. Da aggiungere al miliardo e mezzo previsto nel decreto Rilancio. A inizio luglio si farà un primo monitoraggio dei tavoli regionali. A fine luglio un secondo. Così, quando ci sarà da votare il nuovo scostamento di Bilancio cui il governo sta lavorando, un intero capitolo sarà dedicato alla scuola. A chiederlo al premier sono stati, paradossalmente, il Pd e Leu. "La scuola è troppo importante — dice Speranza — adesso deve essere la priorità di tutti noi".