Politica

Governo Lega, piano B di Salvini? Al voto da solo. E sul governo Conte...

Alberto Maggi

Governo Lega, Salvini non vuole ritornare con il vecchio Centrodestra. Inside Carroccio

"L'unico piano B che abbiamo è andare alle elezioni politiche da soli". Fonti autorevoli della Lega stroncano i diversi retroscena sui quotidiani che rilanciano l'ipotesi della ricerca di una nuova maggioranza parlamentare in questa legislatura. I vertici del Carroccio assicurano che "non si sta lavorando per ritornare con il vecchio Centrodestra insieme a qualche pezzo del Movimento 5 Stelle" che, in caso di crisi, potrebbe temere le elezioni anticipate e quindi cercherebbe di non perdere poltrona, lauto stipendio e privilegi.

Una fetta consistente della Lega, compreso Giancarlo Giorgetti ma anche altri ministri e sottosegretari insieme a molti parlamentari, è sempre più convinta che sia quasi impossibile che il governo del Cambiamento guidato da Giuseppe Conte possa davvero durare altri quattro anni, come ripete quasi quotidianamente il ministro dell'Interno e vicepremier. Salvini, però, non intende restare con il cerino in mano e non vuole essere lui il 'killer' dell'esecutivo che ha raccolto la voglia di cambiamento degli italiani espressa con il voto del 4 marzo 2018. Difficilmente le tensioni diminuiranno dopo le Europee, anzi in molti scommettono che potrebbero perfino aumentare, soprattutto con l'avvicinarsi dell'autunno e della Legge di Bilancio che dovrà far convivere il non aumento dell'Iva e una prima versione di flat tax.

"Se salta tutto, Salvini va alle urne da solo. Non ci sono dubbi", assicurano da Via Bellerio. I rapporti con Forza Italia ormai sono quasi inesistenti (se non a livello regionale e comunale) e anche quelli con Fratelli d'Italia sono a dir poco pessimi. "Lega da sola alle elezioni e poi se non avremo la maggioranza in Parlamento si vedrà dopo con chi stringere un'alleanza, ma con Salvini premier e con il nostro programma", assicurano fonti del Carroccio. Un piano certamente ambizioso e rischioso considerando gli ultimi problemi giudiziari, ma "stavolta (se cade tutto) ce la giochiamo fino in fondo e modo nostro. O la va o la spacca", spiegano i leghisti.