Politica
Governo, Lega, schiaffo ai 5Stelle sul reddito di cittadinanza
Bernini (Forza Italia): "Con il M5S confronto a oltranza sui programmi"
Governo, Lega, schiaffo ai 5Stelle sul reddito di cittadinanza
I rapporti tra Lega e Cinquestelle restano tesi. Il profilo ufficiale della Lega su twitter, per la premiership di Matteo Salvini, ritwitta un'intervista a Michele Anzaldi del Pd condividendone le dichiarazioni con cui stronca il reddito di cittadinanza: "Dopo 5 anni di propaganda ora scoprono che si sono sbagliati. Sono senza vergogna", dice Anzaldi.
M5s: Anzaldi, reddito cittadinanza estensione Rei? Presa in giro
"Il miracoloso Reddito di cittadinanza M5s? Archiviato, ora che le elezioni sono passate. La proposta di Di Maio non sara' altro che un'estensione del Reddito di Inclusione, varato dal Pd. Lo dice il Fatto quotidiano. Dopo 5 anni di propaganda martellante sull'assegno fino a 1.950 euro che sarebbe stato dato a oltre 9 milioni di italiani, ora ammettono che il reddito universale di Grillo e' 'irrealizzabile' e copiano quello messo in campo dai nostri governi, che in campagna elettorale dicevano di voler eliminare". Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi. "Ecco - prosegue il deputato dem - la loro idea di oggi: rifinanziare il Rei. Peccato che sia gia' stato fatto in parte dall'ultima Legge di Bilancio approvata dal Governo Gentiloni, alla quale hanno votato contro. Ma chi vogliono prendere in giro? La prima misura concreta per il contrasto alla poverta' l'ha fatta il Pd: gia' oggi ne usufruiscono 870mila persone e da luglio saranno 2,5 milioni, grazie ai nostri governi".
Governo, il M5S incontra i capigruppo dei partiti
Elezione dell'ufficio di presidenza alla Camera e incontri a Montecitorio. I capigruppo del Movimento 5 Stelle, Toninelli e Grillo, hanno avviato una forma di consultazione dei partiti sui programmi. A disertare l'appuntamento, Partito Democratico e Fratelli d'Italia. Toninelli e Grillo hanno incontrato i presidenti dei parlamentari della Lega, Centinaio e Giorgetti. E poi c'è stato il vertice con la delegazione di Forza Italia. Un confronto positivo a giudicare dai commenti della capogruppo forzista al Senato, Anna Maria Bernini: "Abbiamo ascoltato le proposte del M5S, noi come centrodestra, forza che ha vinto le elezioni, e faremo a brevissimo le nostre proposte. Non sarà una liturgia della politica, ma un metodo per arrivare al più presto possibile a un governo per il paese". Certo, nei rapporti tra Forza Italia e 5 Stelle resta un ostacolo il futuro ruolo di Silvio Berlusconi: "Deciderà Berlusconi se far parte della delegazione di Forza Italia che salirà al Colle per le consultazioni con il presidente della Repubblica", ha detto Bernini. D'altronde Bernini era stata la candidata proposta da Salvini e appoggiata da Di Maio per la presidenza del Senato, i rapporti tra la parlamentare e il Movimento sono sempre stati positivi.
Di tutt'altro segno i rapporti Pd-M5S. Ieri Martina, ha spiegato la scelta di disertare l'incontro: "Il Pd di certo non parteciperà a nessun incontro sui programmi con altri in questi giorni. Noi attendiamo con rispetto prima di tutto le consultazioni del Presidente della Repubblica". L'annuncio dopo lo scontro al Senato su vicepresidenze e questori. Intanto è in corso alla Camera la votazione per i vicepresidenti. Anche qui il Pd non avrà un questore ma solo un vicepresidente, per la cui carica i Dem candidano Rosato. Gli altri nomi sono Carfagna per FI, Spadoni per il M5S e Fontana per la Lega.