Politica

"Il governo cade se tiene il piede in due staffe. Meloni tra l'europeismo di Tajani e l’amerikanismo di Salvini"

"L’Italia sta così, confusa e impreparata; mentre Sanchez in Spagna ha deciso di stanziare 14 mld di euro per il sistema produttivo"

Di Emanuele Fiano, ex parlamentare del Pd

"La verità è che non si può tenere il piede in due staffe"

"Forse questa volta neanche la più inchinata propaganda giornalistica riuscirà ad occultare il disastro che il miglior amico oltreoceano di Giorgia Meloni, sta procurando all’economia italiana ed europea.

Commentando la guerra dei dazi scatenata da Donald Trump, l’altra sera il decano dei giornalisti Rai, Bruno Vespa, esordiva sostenendo che, per il consumatore italiano non cambia niente, perché i dazi sono un’altra cosa. Tesi immediatamente smentita dal vicepresidente di Federmeccanica, Visentin, il quale completamente all’opposto certificava che cambia eccome...e poi Vespa insisteva sostenendo che nel campo medicale i dazi non avrebbero inciso, questa volta totalmente smentito dal Presidente di Farmindustria, e infine pure il Presidente di Coldiretti, Prandini, lo smentiva totalmente.

Sembrava di ascoltare una riunione dei tre leader della destra al governo in Italia. Con Tajani che insiste sulla fedeltà europeista nel segno della popolare Von Der Leyen e quindi in una risposta forte a Trump, Salvini che esalterebbe il governo Trump-Musk pure se chiedessero di fare di tutto il Veneto una grande base stile Aviano, interamente americana, e la Meloni con all’orecchio destro una telefonata con Trump che le comunica di essere impegnato fino a giugno per il loro appuntamento e all’orecchio sinistro Ursula che le chiede un voto favorevole ed immediato per i contro-dazi, anche ricordandole i loro accordi al tempo della nomina di Fitto.
 

Emanuele Fiano

 

Ecco, l’Italia sta così, confusa e impreparata; mentre Sanchez in Spagna ha deciso di stanziare 14 mld di euro per il sistema produttivo spagnolo a difesa dai Dazi, Giorgia Meloni ha annunciato che faranno uno studio e che incontreranno i rappresentanti economici, con molta calma, sangue freddo e senza catastrofismo. 

La verità è che non si può tenere il piede in due staffe. Quella dell’europeismo popolare e quella dell’amerikanismo demolitore, quella del nazionalismo in casa nostra che si scontra con il protezionismo della più grande potenza mondiale, e infine quella della campagna elettorale permanente di Salvini e quella del moderatismo democristianeggiante di Tajani
Nella vita bisogna decidere, se no con il piede in due staffe si cade".